La differenza tra Design e Architettura: Design-by o disegnato solo per te?

Sia l’industrial design che l’architettura di interni apparentemente servono ad arredare uno spazio, ma lo fanno in modi completamente diversi. Facciamo due esempi molto pratici per capirci meglio.

design awards 2014

Nel primo caso, il cliente che vuole arredare la sua casa usando prodotti di serie, può farlo o da se o ricorrendo all’aiuto di un arredatore. Insieme sceglieranno un certo Brand, sfoglieranno le foto di un bel catalogo e faranno la loro personale selezione di un certo numero di pezzi di arredo. Nel migliore dei casi, metteranno in ogni stanza gli arredi di cui hanno bisogno e nel peggiore, la riempiranno di bellissime cose assolutamente inutili. Tutta la casa sarà molto alla moda; ma non per molto tempo. Probabilmente pagheranno una discreta somma di denaro per tutto ciò, ma non sapranno mai il costo reale di produzione di ciascun pezzo di arredo. Non importa se gli arredi sono firmati Ikea o il miglior marchio del Made in italy, il percorso é quasi lo stesso; produzione, distribuzione, marketing seguiranno percorsi abbastanza simili. A questo tipo di cliente interessa scegliere un prodotto ” design by” , firmato da qualcuno; qualche volta é il designer ad essere famoso, altre il brand lo é ancora di più, ma spesso lo sono entrambi. Ed entrambi costituiscono una delle ragioni principali della scelta del cliente; un tipo di cliente che si sente più sicuro nel comperare qualcosa che é universalmente conosciuto perché ne fa motivo di riconoscimento di un preciso status sociale. Specialmente nei nuovi mercati, questa motivazione é molto frequente e può essere considerata quasi la causa del grande successo dei big brands della moda o del design.

john pawson

Nel secondo caso invece, il cliente cerca qualcosa di completamente diverso, spesso é pesino scettico nei conformanti dei brands. Magari é orientato più verso la produzione eco sostenibile, eco solidale o cerca valori come il Made in italy. Questo tipo di cliente é più attento al reale valore che porta a casa comprando un prodotto; cerca una filiera di produzione assolutamente trasparente ed eco-sostenibile. Non gli interessa semplicemente arredare la propria casa, ma prima di tutto pretende un vero progetto di arredo. Un progetto specifico per la sua casa studiato attorno alle sue esigenze; qualcosa di disegnato per se è per nessun altro: “designed for”. Naturalmente non é in grado di fare il progetto da solo; sa che per avere un risultato professionale d’eccellenza serve rivolgersi ad un professionista. ” ci vuole un cappellaio vero per fare un cappello” dicono gli inglesi. Così come un vestito sartoriale fatto in Savile Row a Londra può costituire la migliore espressione della propria personalità, un interno sartoriale può essere a maggior ragione il miglior investimento per uno stile di vita quotidiano altrettanto personale e confortevole. In questo caso il cliente -al posto di un cappellaio o di un sarto- ha bisogno di un architetto; ma non di un qualsiasi architetto. Occorre una certa affinità tra il cliente e il suo architetto. Ci deve essere una buona relazione tra i due se quest’ultimo deve essere in grado di tradurre i bisogni e i desideri del cliente in forma architettonica ed interni perfettamente arredati. Un interno sartoriale ” designed for” é qualcosa di molto più complesso di un abito da indossare una o due volte l’anno.

Alla fine probabilmente i due clienti avranno risultati apparentemente simili e spenderanno cifre molto simili. Secondo la nostra esperienza non ci sono significative differenze tra un casa arredata usando i prodotti dei top brands del design e una progettata e realizzata interamente su disegno. Il punto chiave non é certo una questione di soldi. In realtà la maggior parte delle persone spende secondo le proprie possibilità. E’ solo una questione gusto e di cultura. Le persone sono disposte a spendere solamente per ciò a cui tengono veramente. Nel primo caso -come abbiamo visto- se il loro obbiettivo principale é essere alla moda compreranno certamente ciò che la moda dei big brands offre loro. Ma se sono interessate ad esprimere il loro specifico senso di bellezza, la loro personalità e e il loro benessere, cercheranno un progetto sartoriale di interni che vada oltre la moda del momento.

poddaponti dining

Come architetti con una specifica formazione progettuale, ci siamo focalizzati da anni sulla progettazione e sulla produzione di interni sartoriali grazie ad un processo completo end-to-end, per così dire, dall’inizio alla fine. Solo così siamo in grado di garantire la qualità più alta del prodotto e del progetto e -allo stesso tempo- controllare i costi e i tempi, come nessun altra organizzazione. Per noi, questa é architettura di interni; qualcosa di unico, progettato attorno a te. Tutto é sartoriale in ermesponti: gli interni, i tempi e i costi. Questo é ciò che sappiamo fare meglio; mettici alla prova!

Il salone del mobile 2014.

 Il salone del Mobile di Milano è l’evento dedicato all’industrial design più atteso dell’anno. Naturalmente anche quest’anno ci siamo andati; anche solo per tenerci aggiornati sulle ultimissime tendenze e e per dare un’occhiata a quello che i grandi brand del design stanno preparando per i prossimi mesi. Questo periodo di crisi economica in Europa e più in generale nei mercati “maturi”, è un bella sfida anche per loro.

trussardi- salone2014

 

Sembra che il design non abbia mai intessuto legami così stretti con altre discipline: innanzitutto con la moda, ma anche con l’arte e con tutto ciò che in qualche modo concerne la vita quotidiana del prodotto. Il concetto stesso di design si sta allargando sempre più grazie alle influenze mutuate da altre discipline e all’apertura verso altri visioni che indagano sul concetto di funzione, sugli aspetti sociali e persino su quelli filosofici. Ma dal mio personalissimo punto di vista, anche se in un certa misura l’attitudine alla contaminazione può essere utile e persino interessante, questa volta sembra aver oltrepassato i limiti del buonsenso. Non si riesce più a capire dove finisce il design e dove inizia l’arte e viceversa.

A me sembra che l’industrial design stia perdendo la propria essenza. Anche il lavoro creativo oramai è considerato più una naturale attitudine alla risoluzione dei problemi più che una caratteristica specifica del progetto. Si pensi alla famosissima teoria portata avanti dal libro “ Creative Confidence” dei fratelli Kelley, ma anche tante altre con lo stesso approccio.

Come architetto, con una formazione specificamente architettonica, mi sembra chiaro che l’industrial design oggi ha perso definitivamente la sua relazione originaria con l’architettura. Sembra piuttosto che abbia legami con tutte le altre discipline tranne proprio l’architettura. C’è qualcosa che non mi convince. Sembra un albero senza radici. Naturalmente ci sono tante ragioni e forse sarebbe necessario una altro lungo post per analizzarle, ma onestamente la triste domanda che mi è sorta spontanea dopo la visita di sabato alla Fiera di Rho è stata: siete sicuri che ci sia bisogno di tutta questa roba ragazzi?

NYT

Ermesponti è sul New York Times!

Siamo davvero orgliosi di annunciare che solo dopo pochi giorni dall’apertura il nostro nuovo Living Showroom è sul New York Times! E’ un grande risultato del tutto inaspettato per ermesponti e tutti gli altri Producers di design-Apart!

Questo è solo il primo passo di questa grande avventura! Design-apart ha selezionato  20 aziende altamente specializzate di piccola-media dimensione: Ermesponti Bespoke Interiors, TM Italia, Berto, Exnovo, Elica, Marrone Cutom Cooking, MiIlldue, Zucchetti Kos, Technogel Sleeping, Techlab Italia, MenottiSpecchia, Renata Bonfanti, Bosa, Secondome, B-Stone, Segno Italiano,A.M. Ricami, Servomuto, Giovanni Casellato, Magis.

Per questo motivo, vorrei raccontarvi di una delle domande più interessanti che mi ha rivolto una giornalista il giorno dell’apertura : “Che cosa avete in comune voi di ermesponti con tutte le altre aziende”? 

La mia risposta è stata semplicissima. Siamo tutte Custom-Oriented, orientate al cliente. Le ho chiesto se conosceva il famoso disegno dell’homo ad Circulum di Leonardo Da Vinci e gliene ho fatto uno schizzo sul mio blocchetto. Questo è il nostro modo di lavorare: il cliente al centro. Continua a leggere

Ermesponti: il nostro nuovo claim

Circa un anno fa, ci è sembrato importante esplicitare qual’è il core business aziendale con un motto sotto il logo, in modo che fossero subito chiari i nostri punti di forza.
“designed + made + to measure” ci sembrava adatto a sottolineare il  processo dalla prima idea di progetto fino alla produzione ed installazione degli arredi integrata con il cantiere; queste tre parole sembravano descrivere in modo appropriato la continuità e l’integrazione che caratterizzano il nostro lavoro.

IMG_6158

Recentemente ci siamo resi conto che, in realtà,  i nostri interni non sono paragonabili a degli abiti su misura quanto a dei veri e propri abiti sartoriali, “bespoke”. Se infatti l’abito su misura è un modello standard con gli opportuni aggiustamenti realizzati appunto su misura per lo specifico cliente, l’abito sartoriale – “bespoke” – è completamente disegnato e cucito addosso al cliente secondo le sue specifiche richieste. Per il primo è sufficiente un buon commesso di negozio, ma per il secondo è necessario un sarto di grandissima esperienza! Il nostro nuovo motto è divenuto così “bespoke interiors”.

logo_bitmap_extrabig_inline

Siamo architetti- falegnami: il nostro lavoro non è infatti semplicemente realizzare degli arredi, ma progettare e costruire senza soluzione di continuità interni speciali per spazi specifici. Partiamo solo da un foglio di carta bianca e da una matita: di fronte a noi le richieste del cliente e del luogo. Innanzitutto parliamo con i clienti; il dialogo è la nostra prima priorità. Contemporaneamente facciamo un rilievo meticoloso degli spazi; non solo un rilievo metrico, ma un rilievo completo, a 360 gradi.
Poi facciamo gli schizzi, i progetti e i disegni tridimensionali per far prefigurare al cliente il risultato che abbiamo già in mente; prepariamo gli esecutivi per coordinare il lavoro fatto sul cantiere con la produzione degli arredi. Ci occupiamo dell’installazione e portiamo a termine tutto entro i termini fissati.

Il nostro vero obiettivo è di regalare al cliente la sensazione di essere nel posto giusto; il suo. Questo è veramente ciò che intendiamo per spazio sartoriale firmato ermesponti.
L’unico modo per capirlo fino in fondo è provarlo.

Festivaletteratura 2013

Sono passati 17 anni dalla nostra prima sponsorizzazione del Festivaletteratura di Mantova! Per anni abbiamo fornito ogni tipo di arredo; dai primi semplici tavoli e sedie per i relatori, alle librerie realizzate usando la nostra libreria Sintagma a moduli quadrati , i vari punti informativi (nel classico OSB tinto blu festival) e dall’anno scorso l’accogliente – speriamo- zona attesa sotto il tendone di piazza Sordello con le panche rotonde ergonomiche per tutti i tipi di lettori di ogni età! Continua a leggere

L’eredità culturale di Gio Ponti: La Casa Adatta.

Video: ErmesPonti – Guida alla casa adatta

Per Ermes Ponti, Gio Ponti è stato un maestro, quasi un nonno. La relazione tra i due non è stata una semplice coincidenza dello stesso congome e neppure una pura relazione di lavoro; un’amicizia piuttosto, che ancora esiste tra le due famiglie dei Ponti di Milano e di quelli di Mantova. Gio Ponti aveva allora “quattro volte vent’anni “ed Ermes non ne aveva neppure venticonque; lui, uno dei più famosi architetti del secolo scorso ed Ermes solo un giovane falegname con una grande passione per il proprio lavoro. Dalla loro collaborazione sono nati bellissimi -come diceva Gio- progetti  che ci sembra rappresentino una bella storia del nostro passato e – allo stesso tempo- un lascito, un eredità per il tempo presente e per il futuro. Continua a leggere

ermesponti a New York con design-apart

Circa anno fa usciva un articolo di Dario Di Vico sulla rubrica buone notizie del Corriere della Sera sul concetto di “falegname evoluto” che l’architetto -falegname Paolo Ponti sperimentava nel processo di rinnovamento dell’azienda paterna; la ermesponti.

Qualche mese dopo mentre leggevamo con interesse l’ormai famoso saggio di Stefano Micelli “Futuro Artigiano”, in occasione della Biennale di Architettura di Venezia, Francesco Morace ci presenta Micelli e un suo amico, Diego Paccagnella; il tempo di scambiare due parole per intuire una forte affinità sul tema del futuro del Made In Italy. Qualche settimana dopo decidevamo di aderire al progetto di Design-Apart; una piattaforma per il furniture italiano come Eataly per il food; noi Ponti da Mantova a NewYork su questo nuovo ponte sull’Atlantico; ci piaceva.

design-apart loft picture

La presentazione del progetto di ricerca di un loft a Soho da Segno Italiano in occasione del Salone del Mobile di Milano e un mese dopo in occasione de ICFF la selezione del loft prescelto nel cuore del Flatiron district.

Poche settimane dopo il progetto; oggi abbiamo consegnato gli esecutivi e a settembre i lavori edili saranno ultimati. Ad ottobre il cantiere sarà aperto; un’installazione artistica del lavoro dei nostri artigiani. Poi per dodici mesi sarà la living-showroom di Design-Apart; qui l’italian-style-life sarà alla portata di tutti; diventerà la location ideale per l’incontro tra designers, architetti, clienti che cercano il vero italian-bespoke-interior.

Non  crederete che sia finita qui?

ermesponti a mantovacreativa2013

Il nostro contributo a MantovaCreativa 2013 è lontano dal comune concetto di creatività; il creativo è di solito concepito come artista tout court, personaggio eccentrico, romanticamente geniale.

Il nostro contributo è stato in favore di un concetto di creatività concreto, fattivo, artigiano.

La nostra idea di creatività è radicata profondamente nel concetto calviniano ( Italo Calvino!) di fantasia (espresso in una delle sue otto lezioni americane pubblicate una volta da garzanti) che riprendeva il famoso dantesco “poi piovve dentro a l’alta fantasia” per descrivere la fantasia come “un posto dove ci piove dentro”; nessuna creazione ex nihilo,  l’ invenzione come “invenire”, ritrovare nel bagaglio della storia, della cultura, della propria esperienza vissuta.

Gabriele Centazzo

Per questo abbiamo chiamato Gabriele Centazzo (http://www.valcucine.it) che ci ha illustrato con grande generosità la sua visione di progetto eco-sostenibile fondata su una nuova etica di creatività e bellezza che  si fonda sull’eredità della nostra storia ambientale, architettonica, artistica. Un esempio da imitare.

Stefano Micelli

Per testimoniare dal punto di vista economico la percorribilità di questa idea di creatività abbiamo invitato Stefano Micelli (http://futuroartigiano.com) a parlarci della competitività del madeinitaly grazie alla ritrovata centralità del lavoro e delle competenze artigiane tra la iniziale fase progettuale (design) e la produzione finale di serie. Ci ha parlato dell’artigiano evoluto del futuro; tra prototipista e autoproduzione.

Nei mesi precedenti poi, abbiamo accompagnato i ragazzi del liceo artistico di Mantova nella riscoperta della figura di Gio Ponti attraverso l’esperienza concreta del ridisegno e della prototipazione di due tavolini sviluppati da alcuni schizzi pontiani dell’archivio ermesponti.

Serie Apta eurodomus 2

Questi prototipi sono stati esposti nei giorni di Mantova Creativa 2013 insieme agli arredi originali della Serie Apta, l’ultima e forse l’unica vera e propria serie di arredi disegnata da Gio Ponti per uno specifico concetto abitativo- la Casa Adatta- secondo il quale la casa ideale deve essere adattabile a chi la abita e non più viceversa come racconta egli stesso a proposito della sua ultima casa milanese di via Dezza (vedi il video a fine post).

Infine abbiamo assistito -nella primissima fase di definizione degli obbiettivi del workshop -il team degli studenti dello IUAV  guidati dal prof Luca Ferigo alla riscoperta dell’attualità della eredità pontiana del rivoluzionario concetto di “Casa Adatta” e allo sviluppo di tre progetti di arredo per tre diverse tipologie di abitanti contemporanei partendo dai valori pontiani della Serie Apta.

Anche queste nuove visioni delle ipotesi di “case adatte” del futuro degli studenti dello IUAV sono state esposte  insieme a quelle pontiane dei primi anni settanta.

Gio Ponti -dicono quelli che l’hanno conosciuto trai quali Ermes e Gabriella ( da lei prende il nome la sedia”Gabriela”) – avrebbe apprezzato; a distanza di quarant’anni il suo concetto di “casa adatta o ideale” è attuale più che mai.

stevejobs

L’eredità culturale di Steve Jobs.

He was brilliant. He had his own style. He had his own approach,” Gates said. “Mine is, I guess…a little geekier than his was.”

Bill Gates ammette di essere meno “cool“ di Steve Jobs. Jobs faceva una distinzione più profonda; riconosceva in Bill “un uomo d’affari” che “ha saputo eccellere sul versante economico delle cose”. Lui no; Steve era diversamente orientato; “La (sua) motivazione stava nei prodotti, non nei profitti”.

Ho votato la mia passione alla realizzazione di un’azienda capace di durare nel tempo, dove la gente fosse motivata a fabbricare prodotti d’eccellenza”. Questo è stato il credo di Jobs: il suo obbiettivo era l’eccellenza del prodotto che potesse rispondere ai bisogni della gente, prima ancora della loro stessa formulazione; “il nostro lavoro consiste nell’immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso”.

Le ultime pagine della famosa biografia di Steve Jobs sono quelle che sintetizzano meglio la sua identità e il suo lascito. Leggendole e rileggendole colgo la profonda affinità che lega la nostra minuscola azienda ermesponti al colosso Apple; dalla mission orientata alla creazione di prodotti d’eccellenza fino al disinteresse per il profitto, e al problem solving quasi maieutico dei bisogni del cliente. Continua a leggere

corneliani_shanghai

Daniela Podda e Paolo Ponti (Podda Ponti Architetti) portano Andrea Mantegna a Shanghai.

Siamo orgogliosi di affermare che da oggi Mantova non è così lontana da Shanghai.

Abbiamo costruito un nesso invisibile tra uno dei nostri affreschi più famosi, la “Camera Picta” nella parte più antica del centro storico di Mantova, e il nuovo negozio-bandiera Corneliani in Nanjing road, la principale via della moda di Shanghai.

Corneliani, uno dei nostri più importanti clienti business, ci ha chiesto di progettare il suo nuovo flagship cinese e le sue facciate – quella interna e quella esterna- per uno dei più famosi centri commerciali del lusso: il Citic Square.

Per gli interni abbiamo mantenuto una sostanziale continuità di disegno e materiali con il flagship di Montenapoleone a  Milano (che abbiamo progettato e realizzato nel 2010). Ma per la facciata ci sembrava che il Brand mantovano avesse bisogno di una nuova firma, un segno speciale che riuscisse ad esprimere l’identità del brand mantovano di moda maschile e i suoi valori di qualità made-in-italy e di alta sartoria su misura.

Come al solito, quando dobbiamo creare qualcosa di veramente nuovo, lo inventiamo ( in lat. invenire significa trovare) partendo dalla nostra Storia. E’ stato quasi come se la matita si muovesse da sola disegnando su un foglio bianco uno dei motivi decorativi più riconoscibili del Rinascimento Italiano: Mantegna lo creò per gli affreschi dei muri della camera picta ( che rappresenta la famiglia Gonzaga) e subito diventò uno dei motivi decorativi ad affresco più usati sulle facciate dei palazzi nobiliari del periodo.

Naturalmente Mantegna dipinse un motivo marmoreo; noi abbiamo trasformato questa decorazione in anelli di metallo microtraforato con speciali corpi illuminanti LED circolari che riflettono la luce sulla superficie retrostante in marmo a scacchiera. Mi vengono in mente le facciate marmoree delle cattedrali del rinascimento italiano e le loro grandi porte e cancellate bronzee decorate.

L’effetto è decisamente scultoreo, elegante ma maschile; esprime i valori del marchio Corneliani.

Lo si può vedere se si ha occasione di camminare per Nanjing Road oppure si possono trovare alcune foto sul nuovo sito Poddaponti: www.poddapontiarchitetti.it

Oppure  leggere la storia per intero del nuovo flagship Corneliani; www.corneliani.it