stevejobs

L’eredità culturale di Steve Jobs.

He was brilliant. He had his own style. He had his own approach,” Gates said. “Mine is, I guess…a little geekier than his was.”

Bill Gates ammette di essere meno “cool“ di Steve Jobs. Jobs faceva una distinzione più profonda; riconosceva in Bill “un uomo d’affari” che “ha saputo eccellere sul versante economico delle cose”. Lui no; Steve era diversamente orientato; “La (sua) motivazione stava nei prodotti, non nei profitti”.

Ho votato la mia passione alla realizzazione di un’azienda capace di durare nel tempo, dove la gente fosse motivata a fabbricare prodotti d’eccellenza”. Questo è stato il credo di Jobs: il suo obbiettivo era l’eccellenza del prodotto che potesse rispondere ai bisogni della gente, prima ancora della loro stessa formulazione; “il nostro lavoro consiste nell’immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso”.

Le ultime pagine della famosa biografia di Steve Jobs sono quelle che sintetizzano meglio la sua identità e il suo lascito. Leggendole e rileggendole colgo la profonda affinità che lega la nostra minuscola azienda ermesponti al colosso Apple; dalla mission orientata alla creazione di prodotti d’eccellenza fino al disinteresse per il profitto, e al problem solving quasi maieutico dei bisogni del cliente. Continua a leggere