ermesponti a mantovacreativa2013

Il nostro contributo a MantovaCreativa 2013 è lontano dal comune concetto di creatività; il creativo è di solito concepito come artista tout court, personaggio eccentrico, romanticamente geniale.

Il nostro contributo è stato in favore di un concetto di creatività concreto, fattivo, artigiano.

La nostra idea di creatività è radicata profondamente nel concetto calviniano ( Italo Calvino!) di fantasia (espresso in una delle sue otto lezioni americane pubblicate una volta da garzanti) che riprendeva il famoso dantesco “poi piovve dentro a l’alta fantasia” per descrivere la fantasia come “un posto dove ci piove dentro”; nessuna creazione ex nihilo,  l’ invenzione come “invenire”, ritrovare nel bagaglio della storia, della cultura, della propria esperienza vissuta.

Gabriele Centazzo

Per questo abbiamo chiamato Gabriele Centazzo (http://www.valcucine.it) che ci ha illustrato con grande generosità la sua visione di progetto eco-sostenibile fondata su una nuova etica di creatività e bellezza che  si fonda sull’eredità della nostra storia ambientale, architettonica, artistica. Un esempio da imitare.

Stefano Micelli

Per testimoniare dal punto di vista economico la percorribilità di questa idea di creatività abbiamo invitato Stefano Micelli (http://futuroartigiano.com) a parlarci della competitività del madeinitaly grazie alla ritrovata centralità del lavoro e delle competenze artigiane tra la iniziale fase progettuale (design) e la produzione finale di serie. Ci ha parlato dell’artigiano evoluto del futuro; tra prototipista e autoproduzione.

Nei mesi precedenti poi, abbiamo accompagnato i ragazzi del liceo artistico di Mantova nella riscoperta della figura di Gio Ponti attraverso l’esperienza concreta del ridisegno e della prototipazione di due tavolini sviluppati da alcuni schizzi pontiani dell’archivio ermesponti.

Serie Apta eurodomus 2

Questi prototipi sono stati esposti nei giorni di Mantova Creativa 2013 insieme agli arredi originali della Serie Apta, l’ultima e forse l’unica vera e propria serie di arredi disegnata da Gio Ponti per uno specifico concetto abitativo- la Casa Adatta- secondo il quale la casa ideale deve essere adattabile a chi la abita e non più viceversa come racconta egli stesso a proposito della sua ultima casa milanese di via Dezza (vedi il video a fine post).

Infine abbiamo assistito -nella primissima fase di definizione degli obbiettivi del workshop -il team degli studenti dello IUAV  guidati dal prof Luca Ferigo alla riscoperta dell’attualità della eredità pontiana del rivoluzionario concetto di “Casa Adatta” e allo sviluppo di tre progetti di arredo per tre diverse tipologie di abitanti contemporanei partendo dai valori pontiani della Serie Apta.

Anche queste nuove visioni delle ipotesi di “case adatte” del futuro degli studenti dello IUAV sono state esposte  insieme a quelle pontiane dei primi anni settanta.

Gio Ponti -dicono quelli che l’hanno conosciuto trai quali Ermes e Gabriella ( da lei prende il nome la sedia”Gabriela”) – avrebbe apprezzato; a distanza di quarant’anni il suo concetto di “casa adatta o ideale” è attuale più che mai.