Archivi del mese: February 2015
Dal nostro canale Twitter, il 19/2/2015 live tweeting sull’evento di presentazione del libro “Crescita Felice” con Francesco Morace.
Era il 20 febbraio 2009, e il professor Morace lanciava il libro “Il Senso dell’Italia”, che dava inizio all’avventura di Italian Rennaissance e dei libri sul talento dell’impresa, che ha coinvolto anche noi di ermesponti.
Esattamente sei anni dopo, il 19 febbraio 2015 – nello stesso Salone d’Onore della Triennale di Milano – Francesco Morace lancia un essaggio di ottimismo e speranza per il nostro paese, con un nuovo libro dal titolo che è un programma:
“Crescita Felice”
Percorsi di futuro civile
(Egea)
Vorremmo, a nostro modo, celebrare questo evento con una condivisione aperta dei concetti che presenterà Francesco Morace, attraverso il nostro canale Twitter @ermesponti, con hashtag #CrescitaFelice.
Sarà un piacere dedicare un live tweeting completo alla presentazione del libro e al dibattito che ne seguirà, a partire dalle 18 fino a fine incontro.
Appuntamento quindi online, su @ermesponti, seguendo l’hashtag #CrescitaFelice!
[Video] Crescita felice: la ricetta di Francesco Morace nel suo nuovo libro, in presentazione alla Triennale di Milano il 19/2/2015.
Abbiamo tutti voglia di crescere, e di farlo in modo felice.
Se la suggestione della “decrescita felice” non vi ha mai convinto del tutto, se cercate una via sostenibile allo sviluppo economico, se pensate che il bello e il ben fatto abbiano ancora un senso in questo nostro mondo un po’ impazzito… probabilmente questo libro, dell’amico Francesco Morace, fa per voi.
Anzi: per noi :-)
Appuntamento quindi alla Triennale di Milano, giovedì 19 febbraio 2015 per la presentazione del libro “Crescita Felice” di Francesco Morace – Egea edizioni.
Alcuni interni su misura by ermesponti: piccola – grande gallery di realizzazioni.
Il metodo ermesponti spiega – in sintesi – che il lavoro della mente (progetto) si deve collegare in modo armonico a quello della mano (realizzazione).
Allo stesso modo, le persone coinvolte in questo processo devono essere unite e in relazione tra loro, né più né meno di come accadeva nelle botteghe rinascimentali.
Questi nostri team, grazie all’impostazione “olistica” del lavoro, sviluppano un progetto dal primo segno di matita al turn-key delivery senza alcun “salto” nel flusso creativo, e valorizzando le reciproche competenze e talenti.
Bene, oggi vorremmo lasciarvi un piccolo percorso visuale di realizzazioni effettuate con questo approccio.
Si tratta di una selezione nemmeno tanto ragionata, tra le molte referenze della produzione ermesponti negli anni, ma crediamo possa rendere l’idea.
Buona visione!
Alcune chicche sul mestiere d’arte dei fratelli Santoni: la bellezza del fare artigiano che ci unisce.
Leggendo il libro “Costruttori di bellezza”, cui abbiamo accennato qualche tempo fa, abbiamo notato come molte cose, nella prassi del “fare artigiano” risultino familiari indipendentemente dal settore in cui si opera.
Santoni è un’azienda artigiana del settore calzature, straordinaria per molti versi, non ultimo la sua realtà forte di 500 addetti e export in tutto il mondo.
ermesponti è un’attività del tutto diversa, dove la maestria progettuale si unisce senza soluzione di continuità con i talenti manuali degli artigiani, per realizzare interni – commerciali, residenziali, di imbarcazioni – unici al mondo, in grado di rispecchiare la specifica personalità di ogni singolo committente.
Eppure… lasciateci citare dei passi che abbiamo sentito come profondamente “nostri”:
Pag. 51
Sul tempo libero del fondatore Andrea Santoni, da giovane:
“Dalle sei in poi, finito il turno in Bruè, mi trasferivo, per arrotondare, nei piccoli laboratori artigiani. E mi fermavo fino a mezzanotte circa, per poi tornare a casa, sempre a piedi. Per un breve periodo, a 25 anni, ho anche aiutato i miei genitori a coltivare i campi”
Pag. 72
Sull’evoluzione tecnologica in rapporto alla manualità artigiana:
“Un tempo tutto veniva realizzato a mano. Oggi all’interno del calzaturificio sono presenti macchinari ad elevata tecnologia, ma la manovia viene tuttora spinta come si faceva in passato: a mano appunto. In Santoni si continua a lavorare, per certi aspetti, come sessant’ann fa.”
Pag. 99
Sul modo di affrontare la crisi:
“Alla domanda di un giornalista, che gli chiedeva qual era stata l’idea migliore per affrontare la crisi economica mondiale iniziata nel 2008, Giuseppe Santoni rispondeva: ‘Quella di non modificare il nostro modo di lavorare pensando alla crisi, bensì di continuare ad investire ancora di più sul know-how e la qualità. Un atteggiamento positivo che si è dimostrato vincente.'”
E’un piacere per noi conoscere più da vicino realtà artigianali di altissima eccellenza come Santoni: lo riteniamo un esempio a cui ispirare il nostro lavoro.
…e quanti ne abbiamo, in Italia? Buon lavoro a tutti!