L’avventura continua oppure no? Grazie Sir Chipperfield.

Sfogliando le pagine di una delle più famose riviste di design italiane (“Interni 650”) mi sono sentita persa. Mi riferisco ai servizi sul Salone del Mobile 2015: oltre 400 pagine su tutte le collezioni, i nuovi prodotti e le tendenze lanciate dai grandi marchi italiani e internazionali.
E’ l’apoteosi del “Design by”. L’esatto opposto dell’approccio Ermesponti al progetto di un interno su misura, ciò che noi chiamiamo “Designed for”, intendendo qualcosa di unico, disegnato e creato solo per te, sia esso una casa, l’interno di una boutique o uno yacht. Disegnato per te, non creato da me: questo è quel che ci piace proporre.
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Comunque sia, verso la fine della rivista, ecco qualcosa che ho trovato particolaremente valido e stimolante: le interviste ai protagonisti di questa stagione del design.
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Rome's Valentino Showroom by Chipperfield Architects - From ermesponti's blogDall’onnipresente Michele De Lucchi con i suoi nuovi studi “La passeggiata” per il posto di lavoro, alla design star Antonio Citterio, o al brillante Gabriele Centazzo… solo per citarne alcuni. Ogni intervista è stata davvero una lettura affascinante, ma devo ammettere di aver trovato particolare sintonia con una di queste, grazie a un preciso, netto senso di affinità. Mi riferisco alle dichiarazioni rilasciate dall’architetto britannico sir David Chipperfield (suo il progetto del Flagship Store Valentino a Roma, nella foto, giusto per citare una delle sue straordinarie realizzazioni).
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Driade Showroom Milan by Chipperfield Architects - From ermesponti's blogIl team di  David Chipperfield Architects ha anche progettato il nuovo Driade in via Borgogna a Milano (foto accanto) come un puro, semplice contenitore, concepito come una galleria d’arte.
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Ma sentiamo le sue parole.
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“Tutti noi – come esseri umani e come architetti, designer o art director – affrontiamo la sfida di garantire un senso alla vita”.
Può sembrare un concetto troppo filosofico, ma questa citazione mi è piaciuta molto. Mi sembra un obiettivo importante, che coinvolge la nostra vita professionale quotidiana. Se ce ne ricordassimo ogni giorno, forse il mondo potrebbe davvero diventare un posto migliore.
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Quando, poi, Chipperfield risponde riguardo all’incarico Driade, ecco come si esprime:
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Ho risposto subito. Sono un architetto, non so fare l’art director. Alla fine è sempre questione di avere idee”.
Apprezzo molto questo tipo di umiltà, ma anche il senso preciso della risposta finale che riguarda l’essenza dell’invenzione, sia in architettura sia nell’industrial design – avere idee. Una volta, all’inizio della grande stagione del design italiano, nel dopoguerra, tutti i progettisti erano architetti di formazione e professione (Gio Ponti, Carlo Scarpa, Achille Castiglioni…). Combinavano il patrimonio culturale della teoria della composizione architettonica con la cultura del fare di piccole imprese italiane di arredo nel distretto brianzolo. Hanno fatto una rivoluzione, con il loro semplice approccio problema-soluzione e la cultura architettonica italiana.
Anche parlando di “Common Ground”, tema della 13esima Biennale di Venezia curata da Chipperfield di tre anni fa, a chi lo stuzzicava su design e architettura, ha risposto:
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“L’architettura è design. Tutto è progetto “.
Per poi proseguire:
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“Le informazioni relative alla progettazione di un museo sono molto più complesse di quelle relative alla progettazione di un tavolo”.
…E non solo le informazioni, dovremmo aggiungere: anche le competenze e il senso dello spazio. Chipperfield ha anche riconosciuto di non avere “la particolare capacità richiesta dal design del mobile – menzionando nel discorso Mari, Morrison, Grcic – e ribadendo ancora, quasi scusandosi: “Sono un architetto”.
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Ho apprezzato e ammirato le risposte cristalline di questo gigante dell’architettura contemporanea. Dietro il suo aplomb britannico, al di là dell’indiscutibile savoir-faire, mi sembra di cogliere delle precise opinioni riguardo quanto sia difficile realizzare architettura in Italia (“soprattutto se è coinvolta la pubblica amministrazione”), cosa assolutamente innegabile, purtroppo. Parlando inoltre del futuro dei settori “in buona salute, moda e design, avverte…
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“Attenzione a non sperperare risorse…”
Siamo stati avvisati.
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Chipperfield sembra suggerire che il vento stia cambiando per il mondo del design. E aggiunge:
David Chipperfield architect“La domanda è nuova, dobbiamo tutti chiederci di quanti nuovi prodotti abbiamo davvero bisogno, dobbiamo essere più consapevoli, elaborare un’idea diversa di sviluppo. Siamo passati dal bisogno al desiderio, e il design si è spostato dalla proposta di beni necessari allo stimolo verso cose di cui non abbiamo alcun bisogno. Per questo motivo dobbiamo essere più consapevoli del ruolo del design e dei prodotti. E’ un grosso impegno per i brand, che devono valutare qualità e durata delle cose. I progetti hanno bisogno di integrità, e l’integrità c’è solo dove i progetti hanno un senso, un motivo di esistere.”
Tornando alla prima citazione… non era poi così filosofica.
Grazie, sir Chipperfield.
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(Daniela Podda)

Salone del Mobile 2015: dopo la visita, la presenza che abbiamo apprezzato di più è quella di Porro.

Porro al Salone del Mobile: il post di ermespontiIl Salone del Mobile è l’appuntamento annuale al quale nessuno – tra chi si occupa di progettare e realizzare interni – può mancare…

Anche noi di ermesponti abbiamo fatto in modo di ritagliare spazio tra i vari appuntamenti per una visita mirata.

Delle moltissime cose viste si potrebbe scrivere molto, per quanto
riguarda gli “effetti speciali” e le trovate di marketing visuale.

Ma il nostro occhio da architetti si è posato in modo spontaneo
soprattutto soprattutto sulla qualità del disegno e della manifattura, sia a livello generale che di dettaglio.

L’azienda la cui cura costruttiva e progettuale è stata tale da entusiasmare il nostro sguardo è Porro – e non stupisce chi segue questo marchio da anni, sempre coerente nell’approccio profondamente qualitativo in tutto ciò che fa.

In particolare, e non necessariamente in ordine di importanza, questi i punti che ci hanno fatto apprezzare la “Porro Experience” al Salone del Mobile di Milano 2015:

1 – Creatività delle soluzioni
Vedi il modo di “appendere” il cuscino alla testiera del letto con un ancoraggio semplice ed elegante che sintetizza il rapporto forma-funzione di tutta l’eredità culturale dell’ebanisteria italiana: non è poco…

2 – Accuratezza dei dettagli costruttivi e degli assemblaggiPorro al Salone del Mobile 2015: note di ermesponti
Vedi le bellissime cerniere a perno o a scomparsa disegnate ad hoc e realizzate con una cura del dettaglio – a noi molto familiare nel mondo del Bespoke – ma generalmente molto rara nel mondo della produzione seriale

3 – Laccature bellissime
In particolare sentiamo una certa affinità con l’effetto di contrasto laccato legno, lucido-opaco (da noi tanto amato) di alcuni contenitori della zona giorno; il dettaglio di giunzione tra queste due finiture sullo spigolo non è semplice ed è eseguita in modo impeccabile

4 – Utilizzo generale di materiali di valore veri e naturali
Laddove la produzione industriale di mobili di serie di fascia anche molta alta ripiega, a causa della crisi, su un uso indiscriminato delle superfici imitative del legno – i Saloni degli ultimi anni sono il trionfo del pannello melaminico… –  finalmente Porro propone molto legno, ben verniciato; bellissimi tranciati selezionati con occhio attento e persino alcuni pezzi in massello come le gambe del tavolo, protagonista indiscusso dello stand

L’azienda di Montesolaro (Como) vince quindi un riconoscimento del tutto sconosciuto e per nulla importante: quello di miglior presenza al Salone del Mobile 2015 secondo ermesponti.

Ringraziamo e ci complimentiamo – oltre che con Porro – con tutte quelle aziende italiane che continuano a credere e ad investire nella qualità vera del vero Made in Italy.

Una qualità, quella italiana riconosciuta nel mondo, che si fonda sul doppio pilastro dell’alto livello progettuale e di disegno che nasce nel solco dell’eredità culturale dei grandi maestri italiani del secolo scorso e sulla ricerca continua nell’uso dei materiali e delle soluzioni costruttive della nostra grande tradizione artigianale.

Porro al Salone del Mobile: il post di ermesponti

Siete già registrati per la nostra newsletter “Ermes Ponti Bespoke Interiors”?

Ermes Ponti Bespoke Interiors by hand

Tra le nostre attività di comunicazione, c’è la newsletter “Ermes Ponti Bespoke Interiors”, che inviamo periodicamente a una ristretta cerchia di contatti.

Anche la newsletter, come ogni altra cosa che esce dalla nostra azienda è realizzata con cura e attenzione artigianali, e ci premuriamo di fornire aggiornamenti di reale interesse, corredati da link di approfindimento.

La nostra “letterina” periodica è riservata partner, clienti e persone interessate al tema degli interni: contatti che abbiamo messo insieme nel tempo, uno ad uno, e che sappiamo essere interessati al tema del design d’interni come lo vediamo noi: come un ritratto esclusivo e personale.

Siete interessati a ricevere questo nostro aggiornamento periodico?

Basta una mail o una telefonata per farci avere il vostro indirizzo mail e vi inseriremo volentieri tra i destinatari!

Un look tutto nuovo per il sito istituzionale ErmesPonti.it: più sostanza, più chiarezza, più bespoke.

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Si dice che la prima impressione è tutto, non è così?

Ecco perché abbiamo voluto rendere chiara e precisa la prima impressione, per tutti coloro che ci incontrano online… intanto il primo messaggio è chiaro:

BESPOKE INTERIORS

un concetto accompagnato da un piccolo esercizio di sintesi, che racchiude in pochissime parole la nostra attività:

Progettiamo e produciamo interni sartoriali per boutique, yacht e case private: progetti grandi o piccoli, unici per ciascun cliente.

Poi, scendendo si incontrano alcuni punti focali:

Ecco tutto: nice and simple, come direbbero gli anglosassoni.

A noi piace molto, ma come sempre chi lavora molto su un progetto non può avere la freschezza di giudizio che può avere chi vede il nostro sito per la prima volta…

Speriamo quindi che la prima impressione sia davvero valida anche per voi!

Ma attenzione: stavamo per dimenticare la cosa più importante:

il link per accedere al rinnovato sito di ermes ponti! Buona visione :-)

Un’idea di bellezza che condividiamo: la Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Fondazione Italia Patria della Bellezza

Parla di un “terzo rinascimento” la comunicazione di Giovanni Lanzone con cui siamo stati informati della nascita della nuova Fondazione “Italia Patria della Bellezza”, che lo vede tra i fondatori

Come potevamo – noi che viviamo e lavoriamo da generazioni in una delle città culla del Rinascimento, non innamorarcene subito?

Si tratta di un’iniziativa che propone di

Usare la bellezza come valore, nei suoi molteplici aspetti: l’armonia dei suoi territori, l’empatia delle comunità, l’eccellenza dei prodotti.

E per quanto riguarda il nostro ruolo di imprenditori, siamo felici di apprendere che questa visione ci riserva un ruolo – e una responsabilità, non dimentichiamolo – centrali:

L’impresa come il cardine della comunità: l’arte e il talento dei produttori

Ci sentiamo profondamente coinvolti in questa proposta, e ci sovviene la piccola-grande rivoluzione silenziosa che in questi anni stiamo caparbiamente portando avanti, nei lavori di interior design che vi vengono commissionati sempre più spesso proprio dall’estero, in virtù dei concetti richiamati anche da “Italia Patria della Bellezza”…

Ci riferiamo al nostro metodo end-to-end, un approccio “olistico” alla produzione che ha avuto tra i suoi ispiratori gente come Michelangelo e Leonardo, nonché – tra i suoi epigoni più moderni – un certo Steve Jobs, che riconosceva apertamente il suo debito culturale con i Maestri del Rinascimento Italiano.

Per approfondire:

Qui il sito della Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Il metodo “ermesponti” from Ermes Ponti on Vimeo.

Benvenuti in Germania, nel nostro sito aziendale!

Ermes Ponti bespoke: German speaking website Siamo lieti di annunciare che il sito ermes ponti è ora disponibile anche in tedesco, oltre che italiano e inglese.

Ci impegnamo davvero molto per portare il nostro lavoro in tutto il mondo, come può confermare la nostra lista di referenze.

In un mercato sempre più piccolo, il metodo ermes ponti è sempre più conosciuto e siamo orgogliosi di portare l’esperienza italiana dei nostri team da Milano via Montenapoleone a New York fino a Shanghai.

Per quanto riguarda i nostri amici tedeschi, abbiamo ritenuto necessario aggiungere al nostro sito aziendale la possibilità di comunicare con loro nella loro lingua madre.

Siamo profondamente grati ai nostri partner commerciali in Germania per l’apprezzamento che hanno mostrato in più di una occasione verso il nostro lavoro.

Stiamo parlando degli interni del Padiglione tedesco alla Biennale di Architettura di Venezia del 2015, dove gli architetti tedeschi dello studio Ciriacidis Lehnerer hanno scelto proprio ermes ponti per realizzare una fedele ricostruzione dell’originale Bonn Kanzlerbungalow nei locali della Biennale di Venezia.BungalowGermania_Ausstellung04 © Bas Princen

O ancora, storia diversa ma ugualmente gratificante, quando il marchio di lusso Mont Blanc ci ha commissionato un progetto di interni di un negozio al dettaglio fatto su misura, dopo aver visto – durante un incontro ad Amburgo – come il nostro team si occupa di tutte le parti di un progetto, a partire dal prototipo.

Naturalmente vorremmo aprirci anche ad altre lingue: francese, russo, cinese, portoghese… ma, come tutti sappiamo, la qualità richiede tempo, e teniamo alla qualità sopra ogni altra cosa!

Quindi, per ora, diamo il benvenuto ai nostri amici tedeschi con un caloroso…

Wilkommen!

 

ermesponti bespoke interiors website in German

Ermes Ponti bespoke: company website in German

Cosa fa ermesponti? Eccolo spiegato in due foto.

Non è sempre facile spiegare a parole cosa significa…

…seguire un progetto di interiors dal primo schizzo fino alla consegna delle chiavi, senza filtri né intermediari, offrendo al cliente un solo e unico interlocutore, insieme a un progetto assolutamente unico e personale, realizzato con i migliori artigiani italiani.

Già 4 righe… mentre due immagini come queste già dicono tutto.

O no?

PRIMA DI ERMES PONTI

italian bespoke interiors by ermesponti

DOPO ERMESPONTI

italian bespoke interiors by ermesponti

Riferimento: Corneliani Flagship Store di Milano – Via Montenapoleone.

I dieci comandamenti della Crescita Felice, un libro per il week-end e… qualche pensierino.

morace-crescita-feliceConcludiamo questa serie di post dedicata a Francesco Morace con un piccolo estratto del suo libro “Crescita Felice – Percorsi di futuro civile”, una lettura che senz’altro consigliamo.

In particolare ci sembra di grande ispirazione il decalogo con cui si conclude il libro.

  1. Crescere sulla differenza, come la vita biologica
  2. Accettare la sfida del corpo e del riconoscimento reciproco
  3. Valorizzare l’incontro unico tra luoghi e persone
  4. Generare un’etica dei legami al di là di religioni e ideologie
  5. Dare spazio al pragmatismo vitale al di là dei media
  6. Seguire le strategie felici al di là di desideri smisurati
  7. Comprendere la real life memory al di là della dimensione virtuale
  8. Coltivare la catena della fiducia sostenibile
  9. Rilanciare la visione della dimensione pubblica
  10. Riconquistare l’arte del prendere decisioni

Quali di questi princìpi siano più attinenti al nostro lavoro, può sembrare difficile, ma noi abbiamo sentito – leggendolo – diversi punti di contatto.

Di certo ci sentiamo affini all’intera tesi del libro – della presentazione del quale siamo stati partecipi sia di persona a Milano, sia online con il live twitting e lo Storify dell’evento – che ci ha fatto riflettere e arrivare a qualche considerazione.

Con un po’ di timidezza, davanti all’intelligenza del prof. Morace, proponiamo a nostra volta qualche… pensierino :-)

  • Il concetto di “Consumo felice” citato più volte anche alla presentazione, ci ricorda  l’esperienza sartoriale ermesponti dove il cliente è al centro di un’esperienza indimenticabile che spazia dalla progettazione sartoriale alla realizzazione del suo – desiderato – spazio interno da abitare
  • Il ritratto espressivo dello stile di vita di chi abita uno spazio ci fa pensare all’appuntamento virtuoso di cui al punto 3, tra luoghi e persone, e al rivoluzionario concetto di “existenz maximum” con il quale l’esperienza totalmente “custom oriented” ermesponti è perfettamente allineata
  • Anche su concetto di “genius plus” accostato a quello architettonico di “genius loci” non possiamo non notare la forte affinità con i due fondamenti di ogni nostro lavoro: il committente e la location 
  • Il “nuovo km zero” in ermesponti riguarda anche il rapporto molto stretto con il cliente che si trova a partecipare sia alla fase progettuale che a quella produttiva, secondo il metodo ermesponti
  • La fiducia sostenibile, di cui al punto 8, è quella che abbiamo la fortuna di ricevere anche noi, ogni giorno da decine di anni, da parte di committenti che si sentono parte di una relazione, più che datori di incarichi; la caratteristica principale del nostro rapporto con la clientela è infatti la continuità

A tutti un augurio di una lettura rigenerante e riflessiva, grazie a quest’ultima opera del prof, Morace!

Dal nostro canale Twitter, il 19/2/2015 live tweeting sull’evento di presentazione del libro “Crescita Felice” con Francesco Morace.

Crescita Felice di Francesco MOrace: live tweeting by ermespontiEra il 20 febbraio 2009, e il professor Morace lanciava il libro “Il Senso dell’Italia”, che dava inizio all’avventura di Italian Rennaissance e dei libri sul talento dell’impresa, che ha coinvolto anche noi di ermesponti.

Esattamente sei anni dopo, il 19 febbraio 2015 – nello stesso Salone d’Onore della Triennale di Milano –  Francesco Morace lancia un essaggio di ottimismo e speranza per il nostro paese, con un nuovo libro dal titolo che è un programma:

“Crescita Felice”
Percorsi di futuro civile
(Egea)

Vorremmo, a nostro modo, celebrare questo evento con una condivisione aperta dei concetti che presenterà Francesco Morace, attraverso il nostro canale Twitter @ermesponti, con hashtag #CrescitaFelice.

Sarà un piacere dedicare un live tweeting completo alla presentazione del libro e al dibattito che ne seguirà, a partire dalle 18 fino a fine incontro.

Appuntamento quindi online, su @ermesponti, seguendo l’hashtag #CrescitaFelice!

Ermes Ponti su "Crescita Felice" di Francesco Morace