Ieri ha finito il suo stage estivo presso la ermesponti, il primo stagista della ermesponti ; ci siamo dal 1937, ma abbiamo scelto questo nuovo nome solo il primo ottobre scorso, dopo la scissione dal vecchio arredamenti ponti ( che è rimasto come negozio di mobili), perché crediamo che un nome e cognome di persona possano meglio rappresentare i valori sui quali è fondata la nostra realtà; in particolare, la fiducia di un rapporto diretto personale, sartoriale, con il nostro cliente.
Di questo si tratta in realtà; siamo una sartoria dell’arredo; uno studio di architettura dentro un laboratorio di ebanisteria contemporanea.
Qui lo stilista e il sarto sono la stessa persona; parafrasando uno dei nostri maestri d’architettura, Adolf Loos, potremmo definirlo ancor meglio; “l’architetto è un muratore che ha studiato Il latino” diceva Loos di se stesso o, “un falegname” si potrebbe dire Paolo Ponti. E così come Loos, era figlio di un marmista, Palladio di un lapicida o Raffaello di un pittore capo-bottega anche Paolo Ponti è figlio di un falegname, nipote persino; la terza generazione. Dall’ età di otto anni ha fatto il mozzo di bottega e ancora oggi, magari in fase di installazione, si toglie la giacca, appoggia la matita e prende in mano l’avvitatore. Continua a leggere