Salone del Mobile 2015: dopo la visita, la presenza che abbiamo apprezzato di più è quella di Porro.

Porro al Salone del Mobile: il post di ermespontiIl Salone del Mobile è l’appuntamento annuale al quale nessuno – tra chi si occupa di progettare e realizzare interni – può mancare…

Anche noi di ermesponti abbiamo fatto in modo di ritagliare spazio tra i vari appuntamenti per una visita mirata.

Delle moltissime cose viste si potrebbe scrivere molto, per quanto
riguarda gli “effetti speciali” e le trovate di marketing visuale.

Ma il nostro occhio da architetti si è posato in modo spontaneo
soprattutto soprattutto sulla qualità del disegno e della manifattura, sia a livello generale che di dettaglio.

L’azienda la cui cura costruttiva e progettuale è stata tale da entusiasmare il nostro sguardo è Porro – e non stupisce chi segue questo marchio da anni, sempre coerente nell’approccio profondamente qualitativo in tutto ciò che fa.

In particolare, e non necessariamente in ordine di importanza, questi i punti che ci hanno fatto apprezzare la “Porro Experience” al Salone del Mobile di Milano 2015:

1 – Creatività delle soluzioni
Vedi il modo di “appendere” il cuscino alla testiera del letto con un ancoraggio semplice ed elegante che sintetizza il rapporto forma-funzione di tutta l’eredità culturale dell’ebanisteria italiana: non è poco…

2 – Accuratezza dei dettagli costruttivi e degli assemblaggiPorro al Salone del Mobile 2015: note di ermesponti
Vedi le bellissime cerniere a perno o a scomparsa disegnate ad hoc e realizzate con una cura del dettaglio – a noi molto familiare nel mondo del Bespoke – ma generalmente molto rara nel mondo della produzione seriale

3 – Laccature bellissime
In particolare sentiamo una certa affinità con l’effetto di contrasto laccato legno, lucido-opaco (da noi tanto amato) di alcuni contenitori della zona giorno; il dettaglio di giunzione tra queste due finiture sullo spigolo non è semplice ed è eseguita in modo impeccabile

4 – Utilizzo generale di materiali di valore veri e naturali
Laddove la produzione industriale di mobili di serie di fascia anche molta alta ripiega, a causa della crisi, su un uso indiscriminato delle superfici imitative del legno – i Saloni degli ultimi anni sono il trionfo del pannello melaminico… –  finalmente Porro propone molto legno, ben verniciato; bellissimi tranciati selezionati con occhio attento e persino alcuni pezzi in massello come le gambe del tavolo, protagonista indiscusso dello stand

L’azienda di Montesolaro (Como) vince quindi un riconoscimento del tutto sconosciuto e per nulla importante: quello di miglior presenza al Salone del Mobile 2015 secondo ermesponti.

Ringraziamo e ci complimentiamo – oltre che con Porro – con tutte quelle aziende italiane che continuano a credere e ad investire nella qualità vera del vero Made in Italy.

Una qualità, quella italiana riconosciuta nel mondo, che si fonda sul doppio pilastro dell’alto livello progettuale e di disegno che nasce nel solco dell’eredità culturale dei grandi maestri italiani del secolo scorso e sulla ricerca continua nell’uso dei materiali e delle soluzioni costruttive della nostra grande tradizione artigianale.

Porro al Salone del Mobile: il post di ermesponti

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