Un bel regalo sotto l’albero per il brand mantovano Corneliani, che apre – proprio il giorno dell’antivigilia di Natale – il nuovo store parigino, nel cuore della capitale francese.
La seconda è di natura più squisitamente architettonica e riguarda la “contestualizzazione” del concept del marchio Corneliani nella realtà specialissima di Parigi: la capitale francese è ovviamente città unica al mondo. La location cittadina, inoltre, è particolarmente impegnativa: il negozio si trova in un punto centrale del triangolo della moda parigino tra gli Champs Elisées, Avenue Montagne e Rue Georges V.
La sfida del progetto Corneliani Flagship Store a Parigi è stata quella di conciliare le due esigenze: l’espressione della brand-identity da una parte e il rispetto del Genius Loci dall’altra.

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negozio prima dell’intervento architettonico, le dimensioni eccezionali dell’unica vetrina – ingresso del negozio – alta più di 4 metri, ci hanno aiutato a considerarla e a progettarla come una “facciata nella facciata” dell’edificio. Un portale marmoreo perimetrale sottolinea – come una vera e propria cornice – la finestra del marchio mantovano su Parigi; quasi un
quadro firmato Corneliani.


La parte alta della vetrina-facciata rappresentava un punto debole del negozio; sia all’interno per la sua altezza eccessiva, che all’esterno perché necessitava di un’adeguata schermatura contro la luce solare.
Era necessario, da un punto di vista funzionale, quell’elemento che i francesi chiamano brise-soleil.
La soluzione è stata quella di disegnare una sorta di “nuvola” targata Corneliani. Una vera e propria nuvola stratificata di anelli mantegneschi che rimandano immediatamente al brand-pattern aziendale e al famoso e bellissimo background culturale che lo lega indissolubilmente con il territorio e la storia di Mantova.
Il brand-pattern del marchio è elevato a potenza e moltiplicato per 7 strati di anelli intrecciati illuminati da speciali barre LED e da quasi altrettanti layers per la distribuzione e regolazione della luce.
Ci sono voluti mesi di prototipazione nei laboratori Ermesponti bespoke interiors per testare i materiali più leggeri, le potenze, le combinazioni, le inclinazioni delle luci e ogni altro minimo dettaglio.
luminoso, trasparente, quasi una membrana; è paragonabile ad una sorta di filtro (una nuvola di nebbia mantovana?) non solo da guardarci attraverso – see-through – ma anche da passarci attraverso: walk-through!L’effetto d’insieme rimanda ad una sorta di trasposizione moderna del motivo traforato delle “grilles” parigine, ma anche ai trafori metallici che innervano la struttura dell’icona parigina per eccellenza – la Tour Eiffel – o ai trafori moderni di alcune delle facciate contemporanee dei suoi musei più famosi come per esempio l’istituto del mondo arabo di Jean Nouvel.

camiceria e agli accessori, vicina e ben visibile dall’ingresso. Il maxi-camerino al servizio di questa sala si trova in posizione più defilata, nell’angolo a sinistra.Quest’ultima sala è caratterizzata da un layout dalla geometria irregolare che viene enfatizzato dalla scansione delle nicchie espositive dedicate alle specifiche tipologie di prodotto; maglieria, cravatte, scarpe, abito formale. Sul fondo si fa notare una nicchia dedicata alla collezione sartoriale da sempre fiore all’occhiello del marchio Mantovano; un piccolo tavolo scrivania dedicato alla scelta dei tessuti e di tutti i particolari tipici dei suoi “bespoke-suit”. Anche qui in posizione angolare, un maxi-camerino prova e una piccola zona salotto dedicata.






appartiene, e a cui non apparteniamo. Da qui, si arriva subito all’approccio che abbiamo definito 










Apertura ai mercati, ma anche alla nostra straordinaria cultura nazionale (
Per fare ciò, crediamo che frequentare le piattaforme di conversazione online ci permette di confrontarci con chi ci legge, non solo ora ma anche in futuro, perché queste pagine web sono qui per rimanere.
Questa è una di quelle storie che ci piacciono, perché al suo interno vi troviamo le componenti che amiamo di più del nostro lavoro:
legno pregiato di vero Wengè, davvero bellissimi, che desideravamo a tutti i costi salvare dal… camino di qualcuno!



rinascimentale, con tre sale comunicanti tra loro, aperte verso immaginari giardini all’italiana, la cui suggestione è data da alcune splendide foto retroilluminate montate su light box (installazioni così accurate da trarre in inganno più di un cliente, persone sorprese a cercare di aprire la finestra…).
