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Il Salone del Mobile di Milano: già oltre il Design.

Parliamoci chiaro: non occorre falsa modestia per affermare che il Salone del Mobile di Milano è una manifestazione fieristica ed espositiva che non ha eguali al mondo.

Né i suoi stand – progettati e curati in ogni minimo dettaglio – né leSalone del Mobile di Milano: già oltre il Design aziende, che si preparano per mesi ed espongono in questi gioielli il
meglio delle loro collezioni, sono comparabili con qualunque altra manifestazione si possa trovare altrove, in tutto il mondo.

In questo post, scritto a caldo appena dopo la chiusura della manifestazione, qualche riflessione dal punto di vista di Ermesponti bespoke interiors.

  • PERCHÉ SECONDO NOI MILANO È GIÀ OLTRE IL DESIGN

Noi come Ermesponti siamo outsider rispetto alla produzione di serie,  in quanto facciamo interni sartoriali – bespoke interiors.

Ma ci sentiamo di avere abbastanza esperienza – tre generazioni; un ambito che spazio dal retail al marine al residenziale;  l’unica collezione firmata Gio Ponti per la casa Adatta, la famosa Apta – per intuire che il mondo del Salone del Mobile può svincolarsi del bollino del marchio ‘Design’ e da tutti i suoi corollari… designer compresi. 

  • OLTRE IL DESIGN E OLTRE I MAKERS

Come ampiamente trattato da illustri studiosi, il nostro primato è l’artigianato, la prototipazione, la progettazione, la tradizione e la ricerca.Salone del Mobile di Milano: già oltre il Design

“Makers”, dirà qualcuno… stiamo attenti però: il fenomeno è americano, le nostre radici di artigiani sono più lunghe: botteghe di famiglia, piccoli imprenditori, progettisti, visionari… forse anche questa è un etichetta che ci scivola addosso.

Il nostro è Il Salone del Mobile punto e basta. Cos’è il mobile? Ciò che arreda e rende abitabile un’immobile. Si può muovere, traslocare, ereditare. Ripartiamo da qui. Ecco i nostri 3 punti: prodotto, architettura, sostenibilità.

  • RIPARTIAMO DAL PRODOTTO

Rifondiamo il processo produttivo senza soluzione di continuità tra progettazione e produzione.

Rifondiamo la ricerca sulla nostra tradizione.

Riprendiamo a parlare italiano e riportiamo al centro dell’attenzione i valori italiani che hanno reso famoso il mondo del mobile italiano.

Le aziende che lo stanno facendo ci sono: dalla piccolissima Ermesponti nel mondo del cosiddetto su misura,  alla gigantesca Minotti nel mondo della produzione di serie di imbottiti.

  • SVINCOLIAMOCI DALLA FUGACITÀ DELLE MODE E RI-SINTONIZZIAMO I VALORI DEGLI INTERNI SULL’ARCHITETTURA

Il mondo degli interni italiano nasce dell’architettura (mai dimenticare che lo spazio interno nasce a Roma).

I nostri migliori progettisti di interni (ribattezzati designer all’estero) erano architetti.

I designer abitano a Londra gli architetti a Milano o nei centri storici italiani e vanno in bicicletta in laboratorio tutti i giorni.

  • SOSTENIBILITÀ VERA

Si parla molto di sostenibilità;  vera prova della sostenibilità di un prodotto è nella sua bellezza e nella sua durevolezza che lo rendono capace di assolvere alla sua funzione e/o ad un’altra, secondaria per generazioni.

La bellezza salverà il mondo un giorno, disse Fedor Dostoevskij. Ma tutti i giorni la bellezza di un tavolo lo salva dalla discarica e lo rende oggetto ereditabile di padre in figlio.

Parafrasando una nota pubblicità di orologi, nessuno possiede mai interamente un vero mobile di qualità ma lo custodisce per la generazione successiva.

  • INFINE: ITALIA VS. IKEA

Il cerchio si chiude qui;  il lusso è discreto, i materiali durevoli,  la sobrietà delle forme capace di andare oltre il tempo, l’adattabilità o la personalizzazione dei pezzi capaci di soddisfare tutte le esigenze nel tempo.

Perché quindi parlare di IkeaPerché l’Italia è una gigantesca antagonista dell’approccio Ikea; design usa e getta. Il mobile italiano è lo slow food rispetto al fast food; i nostri bar o caffè del corso contro Starbucks.

Il primo passo è la consapevolezza della nostra diversità e dei nostri valori.

Il secondo passo è “l’assaggio”. Facciamo assaggiare il nostro metodo e il nostro prodotto ai nostri amici di tutto il mondo; supererà tutte le loro aspettative e aprirà loro nuovi orizzonti.

Le Design Week di tutto il mondo parlano già italiano, ma non perché il Design sia italiano, perché sono percepiti ovunque come italiani i valori che lo ispirano nel profondo: qualità, bellezza, sostenibilità, genialità, visione.

Milano è oltre l’etichetta di Design e oltre i designer, e perfino oltre le Design Week nate in tutto il mondo. Milano è unica; é la città del Salone del Mobile. È la capitale del ‘distretto produttivo’ del Made in Italy. Qui a Mantova si dice: Milan l’é pur semper Milan!

Salone del Mobile di Milano: già oltre il Design

Da Adolf Loos a Ermesponti bespoke interiors, via Rinascimento Italiano. Partenza dal banco del falegname Alberto.

Un passaggio davanti al tavolo da laboratorio del nostro Alberto riserva sempre sorprese interessanti. Oggi, ad esempio: fasce di cuoio nero tagliato a 45 gradi accostate a formare… che cosa?
Ermesponti bespoke interiors - colonna dorica in cuoio
Il disegno originale di questa lavorazione deriva dal tavolo da architetto dietro la porta a vetri che divide il laboratorio artigiano ermesponti dallo studio di architettura  poddaponti architetti.
ermesponti bespoke interiors blog: adolf loos e la colonna dorica grece.
L’idea nasce, invece, da un riferimento importante:  avete presente il progetto dei Adolf Loos per il concorso del Chicago Tribune? Sì, quel progetto iconico che non è possibile dimenticare… (una cosa dell’altro ieri…), la colonna dorica come simbolo dell’ architettura occidentale! Semplicemente grandioso no?
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Inventare vuol dire invenire, come ritrovare, declinare, ridisegnare i profili (lineamenti) e i simboli (l’ordine architettonico) del meglio della  nostra cultura architettonica e artistica.
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Ecco cosa rifacciamo tutti i giorni da un foglio bianco ad un banco (da falegname) in Ermesponti bespoke interiors.
Da Adolf Loos a Ermesponti bespoke interiors
Dalla testa alla mano, “le seste negli occhi” diceva Michelangelo Buonarroti, al quale si è ispirato Steve Jobs per integrare hardware, software e design nella sua Apple.

Il metodo end-to-end nasce nelle botteghe del rinascimento italiano. Non dimentichiamolo, non per scriverlo nei libri, ma per rinnovarlo nei laboratori dei nostri distretti produttivi. Il terzo rinascimento può iniziare solo da qui.

E, prima di lasciarci, una curiosità: la citazione di ciò che disse il grande Adolf Loos nel presentare il suo progetto per il Chicago Tribune:

Le grandi colonne sono state finora costruite solo in stile romano, mai in quello greco. Questo pensiero era rimasto fino ad ora implicito, ed è venuto ora a esplicita espressione. La grande colonna dorica greca verrà costruita. Se non a Chicago in qualche altra città. Se non per il Chicago Tribune per qualcun altro. Se non da me da qualche altro architetto.

ermesponti bespoke interiors e una colonna dorica in cuoio

 

Peter Zumthor – Un interessante approccio olistico

Peter Zumthor from Ermes Ponti bespoke interiors blog.

Alcuni anni fa, Peter Zumthor è stato insignito della Medaglia d’oro del RIBA – Royal Institute of British Architects: il premio più prestigioso dell’architettura britannica.

Ho trovato per caso, navigando online, il video del discorso che tenne per l’occasione. L’impressione che mi ha dato, fortissima, è quella di un approccio all’architettura in cui noi di Ermesponti  ci riconosciamo completamente, al punto che… questo post mi è nato di getto.  Ma prima vediamoci il video.

Il background
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Peter Zumthor è figlio di un falegname – come Paolo Ponti, ed è forse per questo che sono entrambi così pragmatici, ed amano i materiali più delle forme. Sono entrambi architetti, per formazione e per professione, ma nel loro sangue scorre comunque un qualcosa che ha a che vedere con il lavoro delle mani. Zumthor ammette di non preoccuparsi più di tanto della Bellezza (intendo l’astratta, concettuale Bellezza architettonica), mentre il suo lavoro si focalizza principalmente sul “creare uno spazio giusto per la sua funzione”. Esattamente ciò che è sempre stato il nostro focus principale, con PoddaPonti Architetti. Dovremmo forse dire che la funzione viene sempre prima, e la bellezza segue? (Le regole di Vitruvio sono incentrate su questo: Utilitas/Funzione + Firmitas/Stabilità  = Venustas/ Bellezza).
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 peter zumthor on ermesponti blog
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Il progetto
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Uno dei sogni di Zumthor è progettare “una casa senza forma”. Egli imposta sempre un progetto  partendo dal luogo (Genius Loci) e dalle richieste specifiche della committenza (brief). Questo è esattamente ciò che facciamo da PoddaPonti Architetti e da Ermesponti. Ogni progetto è sempre specifico per “quel” luogo (appunto, non dimentichiamo mai la lezione del Genius Loci) e pensato fin da subito su misura delle esigenze di “quel” cliente.
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Zumthor work on ermesponti blog
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Il processo
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Zumthor definisce il suo approccio all’intero progetto “processo olistico” – ottima espressione! Noi non siamo così orientati alle verbalizzazioni efficaci, ma il concetto che ci guida è lo stesso. Secondo la nostra tradizione culturale, preferiamo definirlo “end-to-end process“. In effetti, il background culturale italiano  di riferimento è la Bottega dell’artigiano rinascimentale, con la teoria dell’architettura descritta da Leon Battista Alberti, ancor oggi insuperata (perfino il più grande imprenditore del nostro tempo, Steve Jobs, ha fondato la propria impresa su  queste idee).works by peter zumthor
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peter zumthor workIl cliente.
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Zumthor dichiara:
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…se qualcuno mai volesse uno “Zumthor building”, non sarebbe certo un mio cliente! Se qualcuno volesse un edificio ben fatto, questo sì che sarebbe il mio cliente!
Aggiunge poi:
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Io non sono un “brand”

Non abbiamo il privilegio che immaginiamo abbia Peter Zumthor di selezionare o magari perfino rifiutare i clienti, ma siamo comunque piuttosto fortunati: i nostri clienti scelgono Ermesponti per la medesima ragione, la qualità elevata. Se desiderano degli interni progettati su misura, realizzati su misura, totalmente personalizzati… chiamano noi!
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Lo scopopeter zumthor works on ermesponti blog
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Il titolo dell’intervento alla conferenza era “Presence in architecture” e questo tema sembra coinvolgere profondamente Zumthor. Noi concordiamo. Crediamo che l’architettura riguardi la creazione di un “senso di spazio”, di spazio d’interni, qualcosa in grado di dare un’immediata impressione di qualcuno che vi cammini. Naturalmente non abbiamo gli stessi prestigiosi incarichi dell’architetto svizzero, ma anche noi – come lui – cerchiamo sempre la “presenza” nei nostri piccoli progetti. Potremmo chiamarla la “quinta dimensione”. Zumthor parla dello scopo dell’esperienza dell’architettura, che paragona all’esperienza della musica. C’è una relazione storica tra l’armonia di queste due sfere. E non potremmo essere più d’accordo.
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peter zumthor work: therme valsInfine, Zumthor compara la “presenza in architettura” con quella che si può avere in un panorama. E termina il suo intervento con queste parole: 
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Sapete cosa intendo. Avete una sensazione. Voi siete nel mondo, siete parte del mondo, e c’è qualcosa di più grande di voi.

Perfetto, per le persone creative! Realizziamo architettura, arte o musica, ma il mondo è più grande di noi. Inventiamo, usando le mani e la mente, secondo la nostra tradizione culturale. Con un senso di umiltà potremmo dire…
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Non siamo che piccole creature!
peter zumthor on ermesponti bespoke interiors blog

Piccola architettura di interni ermesponti: racconto per immagini del processo end-to-end, dal primo schizzo all’inaugurazione.

Cornelian cylindrical tailor-room by ermesponti interiors

1 – LA PRIMA IDEA DELL’ARCHITETTO

Direttamente dal taccuino dell’architetto, la prima idea di creare un volume circolare attorno ad un pilastro strutturale. Da un limite un’opportunità. Da un pilastro strutturale un perno spaziale attorno al quale ruota la progettazione in sezione dell’intero negozio. Vedere per credere.

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2 – LO SCHIZZO DEL FALEGNAME

Dopo la conversazione con gli architetti; ecco lo schizzo (fotocopia sgualcita dell’originale) che il falegname incaricato di questa micro commessa – Alberto – si crea e tiene con sé per costruire una piccolo pezzo di architettura contemporanea dentro un antico palazzo nel cuore di Milano.

3 – L’IDEA PRENDE FORMA: IL CANTIERE È PRONTO

Siamo già a buon punto; il cantiere è quasi pronto. I lavori strutturali completati, ivi incluso il taglio di una trave portante e l’adeguamento sismico dell’intero edificio a firma dell’ing. P. G. Malerba del Polimi fatta orgogliosamente sui nostri disegni a mano. È il momento giusto: il nostro maestro falegname Alberto va a Milano per gli ultimi rilievi di controllo.

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4 – DALLA SIMULAZIONE 3D
AL PRE-MONTAGGIO IN LABORATORIO

Con il foglio disegnato a mano dagli architetti visto prima, e una simulazione 3D che lascia intuire la complessità della costruzione, Alberto si mette all’opera e nel laboratorio di ermesponti costruisce la sua piccola architettura a pianta circolare. Qui vediamo la fase di pre-montaggio. Tempo di realizzazione: 20 giorni circa.

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5 – L’INSTALLAZIONE FINALE

Eccolo di nuovo in cantiere, sempre Alberto, che installa la sua opera. Con un solo aiutante. Con tanta cura, intelligenza, passione, gusto per il lavoro ben fatto… si vede? Questo lavoro è suo; lo sente suo perché lo ha curato dal concepimento fin qui. Ecco l’artigiano evoluto in azione.

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6 – NEGOZIO FINITO, INAUGURAZIONE

Ed ecco, dopo pochi giorni, il negozio finito! Una sala vip a pianta circolare fa da snodo tra ben quattro piani del negozio. Avete idea adesso di come è nato questo volume circolare attorno ad un pilastro strutturale e della complessità che c’è dietro? La continuità tra il primo schizzo, la realizzazione e l’installazione ? Tutto si risolve  entro un  processo lean (snello) alla ermesponti: il nostro rivoluzionario end-to-end process :-)

Dettaglio interiors Corneliani Montenapoleone store by ermesponti

7 – L’INVENZIONE È ANCHE NEL DETTAGLIO:
LA PELLE CORDONATA

Ma l’invenzione non finisce qui… è anche nel dettaglio: qui si può apprezzare la riscoperta di una vecchia lavorazione artigianale della pelle con un cordoncino cucito in genere negli angoli.
Qui è riproposta rinnovata, facendone un decoro tridimensionale di gusto contemporaneo e rendendo la superficie della pelle “cordonata” ;  i cordoncini  disegnano – connotandoli – i pannelli curvati a strisce di vario spessore a seconda della posizione rispetto alle nicchie display per il prodotto, in ebano Macassar lucido con profili acciaio inox.

Gita alla Basilica di San Vitale a Ravenna, con Paul Valéry e Leon Battista Alberti

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E dimmi (giacché sei così sensibile agli effetti dell’architettura), non hai osservato, andando per la città, che tra gli edifici che la popolano, alcuni sono muti, altri parlano e altri ancora, i più rari, cantano?
Ebbene, qualche settimana fa abbiamo voluto tornare a visitare una delle capitali – quasi dimenticate – della storia e della cultura di questo nostro paese: Ravenna.
Le volte della Basilica di San Vitale a Ravenna
Qui sono molti gli edifici che – per dirla con Valéry – parlano, e ve ne sono anche alcuni che cantano (e piacerebbero anche al maestro Riccardo Muti, che citava come la musica più profonda stia in mezzo ai suoni e non nei suoni, proprio come nell’architettura è nello spazio delimitato tra le colonne, non nelle colonne).
E che canto si leva dalla Basilica di San Vitale di Ravenna!
Un canto – dopo 1500 anni – ancora perfettamente vivo, forte, chiaro. Indimenticabile.
Un canto che si può definire “spaziale”.   Per intenderci, a San Vitale il canto dell’architettura si sente in modo completo, con tutti i sensi coinvolti nella percezione dello spazio.
Veduta interna della Basilica di San Vitale a Ravenna

Lo spazio architettonico romano raggiunge qui il suo grado più alto “smaterializzazione”, al punto che…. difficilmente può esserci spazio più spirituale di questo.

Non è esagerato affermare che San Vitale mette la prima pietra dello sviluppo di tutta l’architettura sacra del medioevo europeo (è bello ricordare qui le pagine di un testo fondamentale: “Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio” di Sergio Bettini).
La struttura architettonica tipica dei templi romani a pianta circolare diventa – a San Vitale – un sistema organico che frammenta lo spazio seguendo la direzione centrifuga delle forze statiche.
Il muro perimetrale è quasi negato, sembra una membrana che si muove e respira.
Le finestre di alabastro filtrano una luce marmorea.  La spinta della cupola verso l’alto è quasi risucchiante e la profondità dell’abside -sbriciolato dalle luce immateriale delle superfici musive – orientano subito verso lo stesso “altrove”: forse il cielo?
Mosaico alla Basilica di San Vitale a Ravenna
Anche i mosaici originali del pavimento danno una profondità insolita, e la sensazione che si prova è di galleggiare in una dimensione spaziale sofisticatissima, quasi immateriale.
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Un edificio è come un corpo
scriveva qualche anno fa (nel 1450) Leon Battista Alberti nel suo De Re Aedificatoria e la sua armonia è la “Concinnitas” di tutte le parti,  ecco ciò che affascina di San Vitale.

La postura di questo corpo architettonico e il rapporto tra tutte le sue parti (dai muri alle aperture, al singolo dettaglio architettonico) ci eleva ad un altra dimensione.

Non c’è direzione; il pavimento, il bema e la cupola ci risucchiano e tutto intorno lo spazio sembra girare.

Com’è possibile che una creazione umana, un edificio architettonico, raggiunga tali livelli di misteriosa bellezza?
Più che un’opera dell’uomo, sembra una creatura di Dio: luce e spiritualità purissime.

E invece, l’uomo ha concepito e realizzato questo capolavoro architettonico. È incredibile come la mente e  la mano dell’uomo possano arrivare a livelli espressivi così alti. Il canto architettonico di San Vitale é commovente – ieri come oggi – perché esprime un’armonia che tocca le corde più profonde dell’anima umana.

L'interno della Basilica di San Vitale (Ravenna)

 

Dall’umiltà di un balcone di Verona al lusso del Puli di Shanghai. Cosa ci racconta un motivo decorativo.

Viaggiare insegna.

Noi viaggiamo molto – per fortuna il nostro lavoro ci porta a realizzare interni su misura un po’ dappertutto – e a volte la mente fa collegamenti inaspettati e sorprendenti. Un esempio?

Motivo grafico su balcone di VeronaStoria vera: immaginate di ritrovare lo stesso motivo decorativo su un balcone di Verona e  – un viaggio intercontinentale più tardi – al Puli Hotel and Spa di Shanghai, come interparete di lussuosissimi ambienti.Puli Hotel and Spa Shanghai

Non pensate che… prendiamo troppi aerei, e che il jet lag ci fa strani effetti!

Le foto documentano singolari coincidenze, e in fondo scoprire che “tout se tient” non ci dispiace.

Muratori e decoratori veneti e poli asiatici del lusso si ritrovano a condividere un segno visivo?

E chi siamo noi per negarlo?  :-)

Puli Shanghai

Il mondo di ermesponti. ermesponti nel mondo.

ermes ponti bespoke interiors nel mondoPortare il nostro mondo nel mondo: il nostro lavoro da anni.

Il nostro lavoro è un mondo dove, in un progetto di interiors, non c’è nessuna dicotomia tra lavoro della mente e opera della mano.

Il nostro lavoro è un mondo dove al “design by” preferiamo il “designed for”.

Il nostro lavoro è un mondo senza archistar, ma ricco di numerosi talenti, che sanno lavorare insieme dal primo schizzo alla consegna.

Questa visione è – ormai da molti anni – apprezzata in moltissimi paesi.

Spesso siamo visti come un ambasciatori del “saper fare italiano” nel campo del progetto e della realizzazione di alto livello.
Una reputazione che ci onora e per la quale ci impegnamo sempre a fondo.

Ecco dove, nel mondo, è arrivato il mondo di ermesponti:

  • Londra – UK
  • Parigi, Aix en Provence – Francia
  • Granada, Santander – Spagna
  • Amsterdam – Paesi Bassi
  • Atene – Grecia
  • Praga – Repubblica Ceca
  • Donetsk, Odessa, Kiev – Ucraina
  • S. Pietroburgo, Mosca, Kazan, Krasnodar – Russia
  • Almaty,  Astana – Kazakhstan
  • Vilnius – Lituania
  • Istanbul – Turchia
  • Doha – Qatar
  • Dubai- UAE
  • Beirut – Libano
  • Minsk – Bielorussia
  • Yerevan – Armenia
  • Vilnius – Lituania
  • Nuova Delhi, Mumbai, Hyderabad, Bangalore  – India
  • Pechino, Harbin, Shangai, Chengdou, Shenyang, Dalian, Wenzhou, Chongqing, Shenzen, Taiyuan, Hefei, Changsa, Suzhou, Bengbu, Wuhan – Cina
  • Tokyo – Giappone
  • Baku – Azerbaijan
  • Toronto – Canada

Per vedere con i vostri occhi le nostre realizzazioni nel mondo, senza… dover prendere la valigia, è possibile scaricare la nostra presentazione dal link qui sotto. E buon viaggio!

Clicca e scarica la presentazione di ermesponti – bespoke interiors.

Ermes Ponti Italian bespoke Interiors

Stai pensando a nuovi interiors – residenziali o retail? A domanda, ermesponti risponde.

Siamo nel settore “interiors” da molto tempo ormai, e la nostra esperienza professionale ci ha portato a conoscere i dubbi dei nostri clienti… qualche volta prima che essi stessi li esprimano.

Come piccola “summa” di questa esperienza di contatto diretto e continuo con i nostri committenti, riportiamo di seguito alcune delle domande più comuni che ci sono state rivoltenel tempo.

Abbiamo capito  clienti si pongono – giustamente – alcune questioni cruciali, e… a volte non sono nemmeno sicuri che esista qualcuno in grado di dar loro le risposte giuste.

Le domande sono per noi sacrosante, e riteniamo nostro dovere dare risposte precise, corrette e puntuali. Sempre e comunque.

Quindi… ecco le risposte di ermesponti alle “domande del mercato”: consideratele il manuale ermesponti per le esigenze della clientela!

1.
Vorresti una casa veramente unica come te?
Possiamo fare di casa tua il tuo miglior ritratto.

Schermata 11-2456968 alle 21.34.00

Ermesponti è un luogo speciale in cui architetti e artigiani lavorano insieme per te.

Possiamo davvero rendere la tua casa uno specchio della tua personalità.

Facciamo della tua casa il tuo miglior ritratto: unico come te.

2.
Stai cercando l’architetto giusto per la tua casa dei sogni?
Traduciamo le tue richieste in un vero progetto sartoriale.

Schermata 11-2456968 alle 21.32.22Le tue esigenze specifiche sono, in effetti, l’unico progetto di cui hai bisogno.

Lascia che i Maestri del Progetto le interpretino (e attenzione ai designer che non sanno ascoltarti).

3.
Cerchi un laboratorio artigianale altamente specializzato per i tuoi interni?
Noi lo siamo.

Schermata 11-2456968 alle 21.34.40

E lo facciamo lavorando costantemente insieme – architetti, designer e artigiani – come in un negozio del Rinascimento, in un continuo scambio di conoscenze, esperienze, pratiche…

Dalla visione al progetto alla realizzazione artigianale: questo è il metodo ermesponti.

4.
Ti serve sia un vero progetto d’arredo sia un artigiano che lo realizza perfettamente?
Noi siamo architetti e falegnami che lavorano, insieme, per te.

Schermata 11-2456968 alle 21.43.21

Ermesponti fornisce un servizio completo: dal primo schizzo alla messa a punto finale.

Non è necessario entrare in contatto con diversi interlocutori, o – peggio – gestire complesse filiere realizzative.

Un interlocutore + un responsabile + un progetto = risultato.

5.
Vuoi un servizio completo, chiavi in mano?

Noi gestiamo in prima persona l’intero processo, dalla prima idea all’installazione finale. Nessun intermediario.

Schermata 11-2456968 alle 21.46.19Per ermesponti le condizioni essenziali per avviare un progetto personalizzato sono due: esigenze del cliente e aspetti costruttivi.

Questo è tutto quello di cui abbiamo bisogno per realizzare un progetto del tutto personale, una soluzione su misura al 100%.

6.
Tempi e costi sono fondamentali?
Per noi sono condizione prioritaria di progetto!

Schermata 11-2456968 alle 21.45.41Questo è il punto di partenza per un progetto davvero su misura, nel rispetto dei tempi e dei costi previsti dal cliente.

 

7.
Sogni una nuova casa o un ufficio, un negozio o uno yacht? Possiamo realizzarli per te.
Ci piace contaminare le idee.

Schermata 11-2456968 alle 21.45.58

Creiamo i tuoi spazi insieme a te!

Ti promettiamo che sarà una delle esperienze più significative della tua vita.

Partiremo insieme da un foglio bianco e penseremo con te le nuove forme e materiali dei tuoi nuovi interni personalizzati… vedrai.

8.
Vuoi rinnovare lo spazio dove vivi?
Possiamo farne il tuo “buen retiro”.

Schermata 11-2456968 alle 21.50.07Rimarrai stupito di quanto possa essere radicale e potente un cambiamento di interni!

Cambia il tuo mondo… il tuo mondo interiore e rendi la tua casa assolutamente, inequivocabilmente tua.

Dimentica l’approccio “design-by” e prova l’approccio “disegnato solo per te”!

9.
Ti sei stufato dei costi assurdi dei Brand del lusso?
E’ ora di una nuova, più sofisticata accezione di “lusso”: la personalizzazione sartoriale dei tuoi interni, accompagnata da eccellenza realizzativa assoluta.

Schermata 11-2456968 alle 21.51.31Possiamo fare tutto questo proprio per te, sulla base del tuo progetto, personale ed esclusivo.

In altre parole: il miglior rapporto qualità/prezzo, dove per “qualità” si intende un progetto unico al mondo, realizzato con i più alti standard artigianali possibili.

10.
Pretendi l’eccellenza della personalizzazione sartoriale dei tuoi interni?
Siamo le persone giuste.

Schermata 11-2456968 alle 21.51.02Lavoriamo direttamente dalla nostra sede di Mantova per il mondo intero.

Ideiamo e realizziamo qualunque tipo di progetto, dall’idea inziale alla consegna chiavi in mano, per incarichi residenziali e retail, sia per privati sia per grandi marchi internazionali.

In sintesi?

Se vuoi cambiare il mondo intero, beh, quello è difficile.

Ma se vuoi cambiare il tuo mondo – lo spazio in cui vivi e lavori – puoi farlo con ermesponti.

E, fidati, la tua vita cambierà con esso.

Nulla è paragonabile all’abitare o lavorare in un interno su misura, dove tutto esprime una personalità precisa e definita: la tua.

Contattaci: siamo certi che – dopo averci conosciuto – non ti accontenterai di nulla di meno di un interior design pensato, disegnato e realizzato esclusivamente per te!

Come si progetta l’interno di una casa? Materiali? Mobili? Design? Nossignore: parlando con chi la abita.

New York Interiors by Ermes Ponti

Chi progetta interni, come noi, davanti a un nuovo progetto può scegliere varie strade.

Può scegliere la strada dei pezzi di design.

Può progettare e realizzare dei mobili su misura.

Oppure può lasciare fuori dalla porta tutto questo, e sedersi a parlare con chi quella casa la abiterà.

Capire non solo le sue esigenze, ma anche i suoi gusti.

Guardarsi attorno. Cercare di capire.

Trovare le soluzioni estetiche e funzionali per quella specifica persona.

Può sembrare una banalità, ma molto (quasi tutto) di ciò che vediamo in giro è progettato e realizzato con criteri diversi, spesso standard, che non tengono minimamente in conto delle persone che abiteranno in quello spazio.

Prendiamo ad esempio la casa di una scrittrice americana, sulla 5a strada di New York, progetto svolto grazie al network Design-Apart di cui facciamo parte (per inciso, il progetto del “living showroom” sede di D-A sulla 23ma è opera nostra anche lui – case history qui).

New York Interiors by Ermes Ponti

Si trattava di un appartamento dai gusti spiccati e particolari, onestamente molto lontani dai nostri, ma non per questo disprezzabili, naturalmente.

Colori accesi, gusto etnico, materiali diversi tra loro: molte oggetti di provenienza diversa , tutti insieme, per un ambiente dalla personalità netta, espressione dei gusti eclettici della padrona di casa.

Il progetto é nato spontaneamente proprio come reinterpretazione dei suoi gusti, delle preesistenze e delle sue esigenze contenitive e funzionali.

Abbiamo selezionato per lei con pochi campioni, quelli che vedete nella foto:

  • campione 1 : un rarissimo platano frisè laccato a gomma lacca (finitura lucida naturale) dal colore rosso aranciato caldo, dal sapore quasi esotico, adatto al suo gusto etnico
  • campione 2 : un chiarissimo – quasi iridescente-  sicomoro scanalato (flûte) che ricorda le decorazioni parigine degli anni trenta del nostro collega J-E. Rulhmann
  • campione 3 : pietra grigio Sahara ( per il top) suggerita dal colore del pavimento della cucina

New York Interiors by Ermes Ponti

La scrittrice è stata entusiasta di riconoscersi nelle scelte dei suoi progettisti, venuti dall’Italia per proporle una cucina che riprenda il motivo della sua amata colonna e ha apprezzato molto la scelta di mix colori e materiali così coerenti con i suoi gusti e con le essenze, i materiali e gli oggetti d’arte del suo appartamento.

Finalmente ora può dire di avere un appartamento unico al mondo; il suo miglior ritratto!

NY Residential interiors by ermes ponti

Sembra facile, vero?

Invece, ogni volta è per noi una sorpresa scoprire che pochi, pochissimi lavorano pensando alle vere esigenze del cliente, basando il progetto su di esse.

Un metodo che – se governato dal principio, da inizio progetto – unisce il vantaggio di un lavoro “su misura” al piacere di una soluzione unica al mondo, anche per una casa di due locali.

New York Interiors by Ermes Ponti

[Gallery + video] Un nuova ala per il negozio Corneliani in via Montenapoleone, Milano

Come avete trascorso le vostre vacanze estive?
Mare o montagna?
Noi di ermesponti abbiamo scelto via Montenapoleone a Milano.
Abbiamo avuto un solo mese di tempo per fare tutti i lavori – arredamento incluso – per l’apertura della nuova ala aggiuntiva al piano terra della boutique Corneliani in Montenapoleone (piccola ma doverosa precisazione, lo Studio PoddaPontiArchitetti citato da Corneliani sul sito ufficiale siamo noi: in fondo, siamo o non siamo uno studio di architettura con una bottega artigiana?).
1-foto iniziale
L’ultima settimana di luglio abbiamo tolto gradualmente i raccordi e abbiamo demolito il muro per aprire e ingrandire lo spazio al piano terra sul lato destro dell’ingresso.
Abbiamo fatto un’indagine approfondita e in seguito iniziato la produzione dei mobili.
Nel frattempo, abbiamo organizzato i lavori sul posto: dai pavimenti ai soffitti, dall’illuminazione alle piante.
Tutto doveva essere pronto il 22 agosto per l’installazione del nostro arredo.

Non potrete mai immaginare quanto è stato difficile lavorare tutti insieme – muratori, idraulici, elettricisti e falegnami – in uno spazio così piccolo…

Ma abbiamo accettato la sfida, e sapevamo benissimo cosa fosse necessario fare.

panoramica alberto scala

Nonostante tutti i problemi del luogo – inclusa l’altezza problematica delle scale – alla fine siamo riusciti a montare tutto in modo perfetto: tutti i cavi dietro le pannellature delle pareti, i diffusori lineari dell’aria condizionata perfettamente allineati con i soffitti e con l’arredo, imponenti dettagli in legno fatti a mano sul nuovo muro con il marchio…

dettaglio

Per quanto riguarda il muro con il marchio, lo riconoscete?

Abbiamo progettato questo modello per la prima volta per la facciata del negozio ammiraglio Corneliani a Shanghai ispirandoci al celebre affresco del MantegnaCamera degli Sposi” a Palazzo Ducale di Mantova.

Dopo di che, Corneliani ha deciso di utilizzarlo nella successiva collezione invernale e presto è diventato il suo nuovo marchio anche a causa del forte legame che mostra con il patrimonio culturale di Mantova, dove ha sede la società.

Qui a Milano, è possibile trovare il brand pattern davanti alle porte d’ingresso; è costruito da cerchi d’ebano retroilluminati e bracciali di ferro fissati su una scacchiera di pannelli in pelle decorata da coulisse speciali cucite sul suo retro (prodotta dai nostri amici di Berto Salotti a tempo di record!).

Prestate particolare all’attenzione all’incredibile dettaglio della giunzione del telaio in ebano; dobbiamo ringraziare il nostro maestro falegname Alberto, e la sua cura, certosina ed amorevole!

brand wall

L’apertura era prevista per la prima settimana di settembre, ma siamo riusciti ad anticipare di quasi una settimana la consegna.

Lunedì primo settembre è lo stesso direttore creativo di Corneliani, Sergio Corneliani in persona, ad aprire le porte del suo negozio rinnovato.

E il sig. Corneliani sa perfettamente chi è l’uomo chiave a cui dare il merito dell’opera: il suo architetto di fiducia, Paolo Ponti!foto finale