Eccoci qui: è di nuovo Natale. Succede una volta all’anno. Ma è solo una questione di vacanze, auguri o regali? Il nostro Natale qui in Europa è ancora autentico e credibile?
Michelangelo Merisi da Caravaggio
National Gallery, London
Giovedì 15 ottobre a Milano un momento importante per tutti coloro che hanno a cuore la crescita economica e culturale del nostro paese…
La casa editrice Egea, nell’ambito del Festival della Crescita in programma a Milano dal 15 al 18 ottobre, presenta l’Open Book “Autori di crescita” a cura del prof. Francesco Morace.
Siamo tra gli autori del libro, grazie allo scritto di Paolo Ponti, di cui ci fa piacere riportare il passo che segue:
La crescita è sempre un percorso complesso, ma ancora più ambizioso è il concetto di CRESCITA FELICE.
Perché sia felice, deve esserlo per tutti gli attori coinvolti, per esempio parlando di un impresa; i clienti, i lavoratori, l’imprenditore, lo stato.
Come architetto ed imprenditore perseguo questo semplice obbiettivo; la crescita felice di tutti attraverso l’eccellenza di un processo continuo che ho l’onere e l’onore di gestire end-to-end, cioè dalla prima idea su un foglio di carta bianca alla sua completa realizzazione.
Il primo soggetto felice deve essere il cliente; ogni progetto è un suo personalissimo ritratto.
.
Londra, settembre 2015: apre le porte il London Design Festival, e l’inizio è dato dallo strarodinario weekend Openhouse London (un fine settimana in cui è possibile avere accesso a residenze di ogni tipo, da quella del primo ministro al 10 di Downing Street al grattecielo Gherkin… senza dimenticare le case normali delle persone normali (non meno interessanti).
Il calendario degli eventi è distribuito su su 10 giorni, dal 19 al 27 settembre, e le cose da vedere si trovano nei 7 “Design Districts” della città.
Ermesponti ci sarà, a contatto con questa notevole “onda” di energia, talento, ispirazioni e – perché no – divertimento.
Il piacere di seguire un happening come il Design Festival ha indubbiamente i suoi lati divertenti :-)
Seguiteci su Twitter per condividere impressioni e commenti su ciò che vediamo, ricordando che l’hashtag ufficiale è #LDF15.
Altri link utili per chi segue il Festival:
Stay tuned, come dicono gli anglosassoni: condivideremo presto le nostre impressioni su questo importante evento internazionale!
Il Salone del Mobile è l’appuntamento annuale al quale nessuno – tra chi si occupa di progettare e realizzare interni – può mancare…
Anche noi di ermesponti abbiamo fatto in modo di ritagliare spazio tra i vari appuntamenti per una visita mirata.
Delle moltissime cose viste si potrebbe scrivere molto, per quanto
riguarda gli “effetti speciali” e le trovate di marketing visuale.
Ma il nostro occhio da architetti si è posato in modo spontaneo
soprattutto soprattutto sulla qualità del disegno e della manifattura, sia a livello generale che di dettaglio.
In particolare, e non necessariamente in ordine di importanza, questi i punti che ci hanno fatto apprezzare la “Porro Experience” al Salone del Mobile di Milano 2015:
1 – Creatività delle soluzioni
Vedi il modo di “appendere” il cuscino alla testiera del letto con un ancoraggio semplice ed elegante che sintetizza il rapporto forma-funzione di tutta l’eredità culturale dell’ebanisteria italiana: non è poco…
2 – Accuratezza dei dettagli costruttivi e degli assemblaggi
Vedi le bellissime cerniere a perno o a scomparsa disegnate ad hoc e realizzate con una cura del dettaglio – a noi molto familiare nel mondo del Bespoke – ma generalmente molto rara nel mondo della produzione seriale
3 – Laccature bellissime
In particolare sentiamo una certa affinità con l’effetto di contrasto laccato legno, lucido-opaco (da noi tanto amato) di alcuni contenitori della zona giorno; il dettaglio di giunzione tra queste due finiture sullo spigolo non è semplice ed è eseguita in modo impeccabile
4 – Utilizzo generale di materiali di valore veri e naturali
Laddove la produzione industriale di mobili di serie di fascia anche molta alta ripiega, a causa della crisi, su un uso indiscriminato delle superfici imitative del legno – i Saloni degli ultimi anni sono il trionfo del pannello melaminico… – finalmente Porro propone molto legno, ben verniciato; bellissimi tranciati selezionati con occhio attento e persino alcuni pezzi in massello come le gambe del tavolo, protagonista indiscusso dello stand
L’azienda di Montesolaro (Como) vince quindi un riconoscimento del tutto sconosciuto e per nulla importante: quello di miglior presenza al Salone del Mobile 2015 secondo ermesponti.
Una qualità, quella italiana riconosciuta nel mondo, che si fonda sul doppio pilastro dell’alto livello progettuale e di disegno che nasce nel solco dell’eredità culturale dei grandi maestri italiani del secolo scorso e sulla ricerca continua nell’uso dei materiali e delle soluzioni costruttive della nostra grande tradizione artigianale.
Si dice che la prima impressione è tutto, non è così?
Ecco perché abbiamo voluto rendere chiara e precisa la prima impressione, per tutti coloro che ci incontrano online… intanto il primo messaggio è chiaro:
un concetto accompagnato da un piccolo esercizio di sintesi, che racchiude in pochissime parole la nostra attività:
Progettiamo e produciamo interni sartoriali per boutique, yacht e case private: progetti grandi o piccoli, unici per ciascun cliente.
Poi, scendendo si incontrano alcuni punti focali:
Ecco tutto: nice and simple, come direbbero gli anglosassoni.
A noi piace molto, ma come sempre chi lavora molto su un progetto non può avere la freschezza di giudizio che può avere chi vede il nostro sito per la prima volta…
Speriamo quindi che la prima impressione sia davvero valida anche per voi!
Ma attenzione: stavamo per dimenticare la cosa più importante:
il link per accedere al rinnovato sito di ermes ponti! Buona visione :-)
Era il 20 febbraio 2009, e il professor Morace lanciava il libro “Il Senso dell’Italia”, che dava inizio all’avventura di Italian Rennaissance e dei libri sul talento dell’impresa, che ha coinvolto anche noi di ermesponti.
Esattamente sei anni dopo, il 19 febbraio 2015 – nello stesso Salone d’Onore della Triennale di Milano – Francesco Morace lancia un essaggio di ottimismo e speranza per il nostro paese, con un nuovo libro dal titolo che è un programma:
Sarà un piacere dedicare un live tweeting completo alla presentazione del libro e al dibattito che ne seguirà, a partire dalle 18 fino a fine incontro.
Appuntamento quindi online, su @ermesponti, seguendo l’hashtag #CrescitaFelice!
Abbiamo tutti voglia di crescere, e di farlo in modo felice.
Se la suggestione della “decrescita felice” non vi ha mai convinto del tutto, se cercate una via sostenibile allo sviluppo economico, se pensate che il bello e il ben fatto abbiano ancora un senso in questo nostro mondo un po’ impazzito… probabilmente questo libro, dell’amico Francesco Morace, fa per voi.
Anzi: per noi :-)
Appuntamento quindi alla Triennale di Milano, giovedì 19 febbraio 2015 per la presentazione del libro “Crescita Felice” di Francesco Morace – Egea edizioni.
Si apre un nuovo anno, e lo vogliamo aprire parlando delle cose che amiamo, al di là del nostro lavoro quotidiano.
Ci riferiamo al come facciamo il nostro lavoro quotidiano.
Al come cerchiamo di creare cultura del fare (savoir faire) e di diffonderla, anche con questo blog (faire savoir).
Qualcosa che – fin dal Rinascimento – ha reso l’Italia speciale, qualcosa su cui noi, nel nostro piccolo, continuiamo a investire.
Apertura, in molti sensi
Apertura ai mercati, ma anche alla nostra straordinaria cultura nazionale (l’Italian Factor!), apertura al futuro e alle nostre tradizioni, apertura alle nuove generazioni e alla loro voglia di imparare lavorando con noi.
Che sia un 2015 aperto, per tutti, per il bene di tutti.
Condivisione del valore
Che ne siamo consapevoli o meno, tutti, ogni giorno, creiamo del valore.
C’è valore in un dettaglio di lavorazione, c’è valore in un progetto, c’è valore in una relazione. Il lavoro è fatto di valore, tutto il resto è mero mestiere.
Auguriamo a tutti che il valore creato dalle menti e dalle mani di tutto noi venga condiviso, nei frutti, nella crescita personale, nelle prospettive.
Conversazione, dialogo e confronto
Che senso ha essere bravissimi… da soli?
Le botteghe artigiane del Rinascimento italiano ci hanno insegnato – ben prima dei social network – quanto sia importante condividere un percorso e procedere insieme.
Per fare ciò, crediamo che frequentare le piattaforme di conversazione online ci permette di confrontarci con chi ci legge, non solo ora ma anche in futuro, perché queste pagine web sono qui per rimanere.
Un racconto costante e condiviso, capace di farci incontrare e crescere.
Questo, per cominciare, auguriamo e ci auguriamo. Buon 2015.
Occuparci del Kanzlerbungalow così come è stato concepito, progettato e realizzato nel 1964, ha significato per noi un salutare re-immersione nella cultura architettonica che ci ha formati.
In pratica, una boccata di ossigeno rispetto al panorama contemporaneo, dove gli interni architettonici sono relegati a spazi vuoti da riempire con questa o quella fornitura di mobili di brand design.
Questa architettura, progettata e costruita sartorialmente per il cancelliere tedesco cinquant’anni fa, costituisce ancora oggi per noi un esempio illuminante.
Ci ricorda infatti che gli arredi in architettura non sono mai ‘mobili’, ‘ma immobili’: cioè si fondono con l’immobile, qualificandolo rispetto all’ordinaria edilizia.
Non ci sono parole migliori, per descrivere il valore di tutto questo, di quelle di Paolo Ponti, l’architetto che ha eseguito un rilievo rigorosissimo degli originali e li ha ricostruiti con archeologica precisione, insieme ai suoi artigiani della ermesponti:
“La bellezza di quei mobili sta nel fatto che sono semplici, puliti, essenziali, ma danno comunque la sensazione di essere preziosi, elaborati, ben costruiti.
Assolutamente non banali, sono coerenti con il prestigio della casa che vanno ad arredare.
Sono i dettagli, le proporzioni, gli accorgimenti sottili della costruzione del mobile a dare questa sensazione di preziosismo, di lusso.
La porta dello studio del cancelliere è alta 320 cm con una selezione dell’impiallacciatura rigorosissima.
La forma è semplice ma la bellezza è tutta nella maestosità della dimensione e dalla tattilità e sonorità che comunica quando la si impugna per aprirla.
Quando la si apre si avverte immediatamente il suo peso ed il suo enorme spessore…
Ricorda un caveau.
Poi quando la si richiude emette un inconfondibile suono che fa sentire tutta la qualità e la precisione della costruzione che diventa bellezza.
Dall’interno è totalmente integrata nella boiserie, non un coprifilo, non una sbavatura, la vena del legno è perfettamente seguente…
Nella sua austerità è meravigliosa, ti racconta la profonda bellezza delle cose che sono semplici ma allo stesso tempo sofisticate.
E’ questo che ci piace, quello che abbiamo imparato da questa meravigliosa realizzazione: la profonda bellezza delle forme semplici che scaturisce da dettagli apparentemente impercettibili, ma sottili e sofisticati, che rendono un oggetto assolutamente unico, completamente fuori dalle mode.”
La presenza dei Maestri del Progetto all’interno della costruibilità concreta di un progetto, al 100%.
Noi ci ricordiamo di questa impostazione e cerchiamo di metterla in pratica ogni giorno con la nostra piccola rivoluzione del processo end to end.